domenica 9 ottobre 2022

Dio, Patria Famiglia.

E' lo slogan caro alla Meloni, non a tutto il centrodestra. La sinistra democratica, interpretata male dal Pd, aggiunge generi misti e le cure Lgbt all'infanzia che sembra abbia toccato l'interesse (tardivo) di Draghi. Attori, star, anche porno, cantanti, rapper ed influencer sono tutti iscritti al mondo piddino. Non si trovava un interprete, magari semplice doppiatore, di destra. I compagni della Sezione Dagospia, hanno risolto il dramma. E' bastato il semplice ma convincente richiamo del nuovo regime di governo. Tutti tengono famiglie, almeno due, con miscugli diversi e devono campare, pur facendo un lavoro spesso strapagato, se però sei nel giro giusto. Piano, piano cambierà anche "lo spettacolo" nel nostro paese. Siamo in attesa trepidante della nuova galassia di riferimento, pronta a prendere la scena e..Signorini. Per decenni la "cultura" è stata obbligatoriamente di sinistra, ma Pasolini non poteve essere definito gay e solo gli intellettuali della gauche hanno spazio in tv e nel dibattito pubblico. Interverrà Draghi anche qui? La trionfante Giorgia, in un comizio, aveva giustamente ricordato come poteva un partito stimato prudentemente al 27 % non avere un sostenitore nemmeno leggermente transgender? La sezione piddina di Dagostino interviene in soccorso informativo, censendo la nutrita pattuglia degli esploratori. Qualche vip e cantante si è già riposizionato, mentre scalpitano gli intellettuali, i giornalisti, gli artisti e gli storici che da sempre sono posizionati sulla destra. Buttafuoco, giornalista, scrittore, l'onnipresente e parlante Sgarbi, noto per i suoi eccessi verbali, ma alle volte presenta una normalità dialogante. Giampiero Mughini, juventino ma di una destra piuttosto furba. Angelo Crespi, critico d’arte e giornalista, il filosofo e scrittore Marcello Veneziani, che ha firmato articoli per le testate d’area, Edoardo Sylos Labini, attore, regista, consulente artistico del teatro Manzoni di Milano, Luigi Mascheroni, docente all’Università Cattolica di Milano, firma delle pagine culturali de Il Giornale con esperienze al Sole 24 Ore e Il Foglio. Lo storico Giordano Bruno Guerri è un esponente a tutto tondo del mondo culturale di destra: studioso del ventennio fascista. Umberto Croppi, già assessore a Roma nella Giunta Alemanno. Fino al 1991, era stato nel Movimento sociale italiano, con cui tuttavia ha intrattenuto un rapporto critico che lo ha portato all’abbandono, 
Finazzer Flory, assessore alla Cultura al Comune di Milano nella Giunta Moratti (subentrò a Sgarbi), professione drammaturgo e regista, ha conquistato vari riconoscimenti anche negli Stati Uniti, il regista Renzo Martinelli, una sorta di idolo per i leghisti, specie quelli della prima ora, avendo concesso un cameo a Umberto Bossi nel suo film Barbarossa, Luca Barbareschi, figura eclettica, passato dal ruolo di attore a quello di regista, Renzo Martinelli è stato anche parlamentare del Popolo delle libertà nella legislatura iniziata nel 2008 e finita il 2013. Pino Insegno è un personaggio televisivo, di estrazione più leggera, essendo principalmente un comico. Tuttavia, è anche un doppiatore e presentatore. Di recente ha consacrato la sua appartenenza allla destra, annunciando Giorgia Meloni sul palco di Piazza del Popolo, nel giorno della chiusura della campagna elettorale. Andrea Roncato e Gigi Sammarchi e dalla musica arriverà Beatrice Venezi, direttrice d’orchestra. Ribadiranno il credo politico del Dio, Patria e Famiglie.
massimo lugaresi