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Roma è tutta un fremito. Anche in Vaticano non vedono l’ora che arrivi Andrea, il principe di Rimining, nella Città Eterna. In realtà la vicenda
elettorale del 25 settembre non è andata come si aspettavano i kompagni
emiliani. Andrea si era venduto come l’Unto di..vino. Sarebbe stato LUI,
quel valore aggiunto che avrebbe fatto da traino nel listino
proporzionale. Nello scontro diretto con Morrone, secondo le previsioni, il
Principe avrebbe fatto uno sfracello, umiliando il forlivese e portando in
dote alla coalizione un sacco di preferenze personali. Invece non è andata
così e se non fosse stato candidato nel listino, oltre che trombato, sarebbe stato (finalmente) anche a casa. Il prezzo dell’operazione andata
male l’ha pagata in prima persona Valentina Cuppi, gia presidente
dell’Assemblea nazionale del PD, la quale a causa del flop del Principe, non
è stata eletta e neppure recuperata, con gli incarichi ministeriali venuti
meno per la batosta elettorale subita dal Governo dei migliori: insomma Gnassi e compagnia (pochi) se ne staranno per un bel pezzo
all’opposizione. Tutti coloro che in questi anni, grazie ai governi tecnici, hanno beneficiato e goduto del “Reddito di Poltronanza” alla faccia degli
italiani, vista la batosta elettorale, il rosatellum, la riduzione del numero
dei parlamentari e l’incazzatura degli italiani, hanno dovuto mollare
l’osso… chissà se questo servirà a fare autocritica al prossimo congresso
dell’ex partito dei lavoratori. Quindi il Principe arriverà sulla sudata Poltrona romana in questa situazione. Probabilmente non sarà
per LUI una passeggiata, abituato com’è ad essere accolto da
trombe e fanfare. Sarà visto come il solito raccomandato più degli altri,
amico di qualcuno che conta. Non sanno che in realtà chi lo conosce se
l’è voluto togliere dalle scatole per non averlo tra i piedi in Regione o in
Fiera. Non gliela faranno passare liscia tanto facilmente. E questo può
essere anche un segnale per l’amico del liceo Jamil… che ha l’occasione di
affrancarsi da un modo di fare discutibile e prendere una sua linea… aspettando sempre che l’opposizione cominci a lavorare sul serio.
Probabilmente il “Lottatore” più che per la Romagna dovrà lottare per
se stesso. Aspetterà, come suo costume, gli eventi propizi per infilarsi ancora una
volta sul carro giusto, sperando che qualcuno nel PD non gli presenti il
conto… anche se vale il detto secondo il quale i Trombati” non sono tutti
uguali. Catone il Censore