martedì 18 ottobre 2022

Propaganda: si mette male.

La propaganda, guidata (ancora) dal Pd, sta subendo clamorose batoste. E' disgustoso scrivere o commentare una tragedia bellica e nello stesso tempo doverla scremare da tutte le bugie, invenzioni, fake che la contornano. Putin ha aggredito l'Ucraina, fino qui tutti (?) d'accordo. Le prime divisioni tra occidentali beoti ed altri faticosamente meno, iniziano osservando le ragioni dell'aggressione. In Crimea ed aree circostanti da sempre russe o filorusse, la guerra non è mai finita. Le intelligence di comodo non parlano mai di questa tragedia, come (tutta) la stampa appecorata. Perchè il dittatore eletto dai cittadini russi ha agito solo adesso? La mia spiegazione è semplice ma barcollante: Joe Sleepy Biden. Un Paese delle dimensioni ed importanza americane non si può permettere di mandare in giro per il mondo che "vogliono" ancora comandare, magari su procura, un soggetto bisognoso di cure, al posto del Capo Supremo delle Forze armate, spesso bombardanti. Le ambiguità e debolezze piddine si manifestano, secondo le postazioni radical chic rimaste, nelle adunate "pacifiste" assieme ai prossimi compari, i vecchi antagonisti grillini. Pensavano di cavarsela ancora con un altro governo dei quasi tutti. Il Cavaliere, per quanto sorretto da (almeno) due guardie del corpo, era riuscito a danneggiare l'immagine vittoriosa del voto..democratico. Non raccontate che è stato un errore del vecchio incontinente. Anche in famiglia, una delle tante, ha ricevuto grosse critiche e la figlia, sua erede televisiva, ha paventato delle ritorsioni contro le troppe reti regalate dagli amici della sinistra. La partecipazione di alcuni dirigenti democratici alla manifestazione pro Putin di Giuseppe Conte, dimostra che il partito adesso procede a casaccio anche sull’unica cosa su cui si era comportato seriamente. Ho riportato fedelmente l'amara costatazione del massimo esponente radical e molto chic. L'inimitabile Linkiesta. Assieme a Dagostino, cultore delle tette e culi per ingrossare..l'interesse dei lettori ed impareggiabile conditore di gossip con la democrazia piddina, regge il fronte della resistenza alla sparizione. Parlo  troppo spesso di Dagostino. Un altro vedovo del regime. Il dilemma democratico è drammatico: si nota più se partecipo o rimango a casa? Se Putin trova le fatture delle consegne di rubli, nei tanti anni del comunismo dolce, sono ca..amari. Vero compagni D'Alema, Bersani e..forse Bonaccini? 
massimo lugaresi