venerdì 7 aprile 2023

Dopo il Marano

La Perla di Riccione, guidata dal partito comunista, ha saputo scegliere sindaci innovativi, alcuni rivoluzionari, mantenendo invidiabili caratteristiche. A Rimini abbiamo scelto il turismo di massa, la città è cresciuta con regole larghe. Oggi sembrano un fai da te. Riccione tiene e viene considerata una scelta del turismo d'elite. Alberghi e splendide ville, immerse nella foresta conifera, non scimmiottano gli arbusti di Riad dei nostri lungomari. La passeggiata dello shopping in Viale Ceccarini è stata un richiamo, oggi forse sbiadito. Presa troppo larga per opprodare alla funzionaria della Cna? In un primo momento tutti hanno creduto che l'inesistente PD fosse al comando di questa maggioranza, dall'alto del suo, quasi 30% di preferenze. I dilettanti, sboroni della politica, hanno capito dopo, privi dei maestri di antica memoria che lo scettro di comando era nelle mani di Ubaldi e la sua civica di sostegno. Abbandonato dal Pd riccionese, ha intascato la rivincita nel ballottaggio con la Tosi. Tralascio volutamente d'infierire sullo stato comatoso di quella coalizione, spenta da tempo. Due piccioni e molti progetti, con un colpo: comune e partito. Buona la prima. Se avesse indovinato anche il candidato, sarebbe troppo. La sua area "renziana" è stata veicolata da Gnassi e Bonaccini, ancora vestiti normalmente, in attesa della 3 cittadinanze. Un'armata troppo forte per una coalizione che non aveva più la Renata. A questo punto il PD, spaccato, lacerato, diviso dalle primarie è corso ai ripari nominando "prezzemolino" Santi, il soldatino del partito da usare anche per i bisogni del Trc. E' evidente a tutti, anche a Barnabè, il Pd arranca. Non ha voce imperiosa con il sindaco, altra abituata all'obbedienza politica, con il terrore del Tar che sembra voglia ricontare i voti. Dal desolante cilindro esce l'assessore Imola, figlio di un vero Sindaco. Usa la tattica del mio Morollino, forse indicata dall'allenatore; passa il tempo a farsi i selfie sui cantieri. Ormai una moda di partito come quella delle mutande arcobaleno, obbligatorie. Maggioranza (?) spaccata e litigiosa. Tutti vogliono, pochi ottengono. La città è abbandonata a sé stessa. Rimini soffre. Bologna decide. 
massimo lugaresi