sabato 1 aprile 2023

L'Italietta

Questo è lo spregevole termine che Linkiesta, il blog della Capalbio, munita dell'ombrellone Elly, ha usato questa mattina per definire il primo governo, dopo quello di Berlusconi, voluto dagli italiani. Non è solo una definizione arrogante da un pulpito democratico che dovrebbe solo recitare preghiere di pentimento, ma il tentativo di sbarrare la strada alla Meloni, usando Mattarella. L'incontro, uno dei tanti che servono per mostrare la "necessità" di avere un Presidente eletto dal Parlamento, non dai cittadini, ha avuto un carattere talmente ovvio da apparire (?) inutile. Qualche titolo di giornale tutti (quasi) del vecchio regime. Mattarella, per i piddini, appare sempre "preoccupato", anche per loro? Il colloquio è durato due ore. C'è il problema del Pnrr, nel silenzio (colpevole) di Draghi. Mentre i giornaloni lo davano pronto da mesi, alla fine risulta una situazione molto diversa, con il solito divario tra nord e sud. L'effetto Elly è già sparito. Domani si vota in Friuli, i 5 stelle appariranno inesistenti e ci sarà il solito travaso (temporaneo) di voti tra le due forze, piene di antagonismo da ridere. Il Pd scegliendo (?) la Schlein ha dato dimostrazione di essere supino ai voleri atlantici, mentre una consistente fetta del suo (vecchio) elettorato è contrario. La guerra langue in attesa che (qualcuno) per Biden decida di arrivare ad un accordo. La propaganda bellica ha fatto tutto e di più per farla apparire solo una vile ed incomprensibile aggressione, senza scuse o ragioni. Nell'eventuale accordo apparirà la verità. Occulteranno anche quella. Hanno (finalmente) incriminato Trump. Il procuratore che lo ha inseguito per anni è riuscito nell'intento di farlo apparire ammanettato. Tentativo per toglierlo dalle palle elettorali. Siete sicuri, cari americani, che sia una vittoria democratica?
massimo lugaresi