Catone il Censore
martedì 25 aprile 2023
Il Curriculum di Mirco Pari
Il curriculum (piddino) di Mirco Pari è di tutto rispetto. Lo storico direttore di Confesercenti, per 10 anni ha ricoperto il ruolo di presidente del CAAR (centro agro alimentare riminese), percependo uno stipendio Paperone, con, in aggiunta, una pensione di tutto rispetto. Ora la presidenza è ricoperta dal dirimpettaio Gianni Indino già Direttore di Confcommercio. Scambismo democratico. Pari ha inoltre ricoperto diversi mandati come consigliere in Camera di Commercio di Rimini e, per un mese, il ruolo di Presidente di Rimini Terme. Accumulo invitante di poltrone, stipendi, appannaggi e gettoni. Fino qui nulla questio, qualcuno, pochi, superano lo stipendio del direttore di una associazione di categoria che tutela i piccoli esercenti. Non sono però riuscito a trovare nessuna clamorosa battaglia in difesa del commercio, quasi sparito. I “timidi interventi” sono famosi per avere le caratteristiche dei buoi, ormai usciti dalle stalle. Sotto la sua poltrona sono fioriti iper, super, medi mercati e trasferito (in silenzio) il mercato ambulante. Sono nati i magazzini, quasi invisibili, di Amazon e di Ikea. Insomma se battaglia c’è stata, nessuno se n’è accorto, eccetto il benedicente Carlino. Però le ha perse tutte. Questi precedenti insuccessi, fanno ben sperare ASI, il gruppo che si è aggiudicato, imprudentemente, l’assegnazione dell’area della questura mai nata. Insomma nella reprimenda dovuta, il redivivo direttore Confesercenti, tutto sorrisi e mani conserte, si affanna a ribadire la fondatezza dei timori relativi alla dimensione della struttura prevista. Una botta d’orgoglio, per citare l’inossidabile Principe di Rimining Gnassi, punto di riferimento, al quale deve molto (non solo lui). Per anni Pari si è mosso, con passi felpati, senza accorgersi del proliferare di Conad e Coop in ogni angolo di Rimini e Provincia. Una variante con “piscina” è approvata in deroga al “BASTA CEMENTO”, al super mercato prospicente il parco pubblico, hanno aggiunto palazzine a ridosso di una zona protetta (lago della cava) la cui fauna e flora è difesa a “dipende”. Si aspetta una ulteriore Coop in via Bramante, già perdonata, ma i lavori sono fermi e nessuno sa, se e quando riprenderanno. Nel frattempo sono spariti posti auto ricercati come il pane. Il trasferimento della Questura in quel quadrante, ha reso il tema del parcheggio ancora più drammatico. E' strana l'infuocata uscita di Pari in difesa dei propri associati che negli anni si sono ridotti ad un manipolo di iscritti. I maligni, meglio informati, sussurrano che il problema sia più nel Marchio Esselunga che la saturazione del territorio. Si turbano i patti vigenti? Rimane l'indubbia riconoscenza verso quei soci che gli hanno permesso una bella carriera, con sullo sfondo una pensione d'oro. ULTIMISSIME !!!
Anche il direttore di CNA di Rimini, Ortalli dott, Davide, scelto dall’ultimo vero, lui si, potentissimo direttore Salvatore Bugli, ha preso il microfono per dire che: il supermercato non s’ha da fare… né ora, né mai !. A questo punto vedremo sicuramente sfilare migliaia di iscritti alle associazioni sindacali di categoria summenzionate, sotto le bandiere delle associazioni di riferimento e con i rispettivi presidenti e direttori in testa, in difesa della grande distribuzione esistente con o senza piscina. Insomma anche loro non ne hanno vinta una, ma chi di Coop ferisce, di Coop perisce. Dopo la sfilata tutti a gustare un buffet caldo sotto il tendone felliniano di Bottura, tanto c’è chi paga.
Meditate gente, meditate e poi votate.