sabato 22 aprile 2023

La Giustizia é Sportiva

Sono costretto a richiedere l'intervento dell'amico ed avvocato Biagini. Lui e soprattutto Melucci, hanno disintegrato la casta demaniale. La cosiddetta Giustizia Sportiva che possiede metri di giudizio adatti alle Cinque Palle del Coni, è riuscita ad uscire dai non eccezionali canoni di quella considerata Ordinaria. La "criptica" sentenza uscita dal Comitato Garante, dopo mesi di riaperture delle indagini, per non apparire a senso unico bianconero, ha finto di abbracciare anche altri immacolati lidi calcistici. Una messinscena che ha sicuramente un regista "geografico" come i membri giudicanti, tutti da Roma in giù, molto. La "precaria" sentenza che restituisce " a tempo" i 15 punti alla Juve, ha battuto, faticosamente, anche l'ironia di Travaglio. Costringe però l'allargamento dello "stretto" campo delle indagini e toccare anche lidi calcistici ritenuti immacolati, come Maradona. Gli interpreti della giustizia all'italiana, dicono che occorre aspettare la "vera" sentenza. Devono consultarsi tra loro? Oppure la strada intrapresa è stata sbarrata e devono scegliere quella alternativa alla retrocessione? Nessuno si preoccupa della credibilità di una industria sportiva tra le più feconde e male amministrata? Eccetto lo sproloquio, tutti i reati immaginabili erano stati intercettati. Tralascio facili battute, le lascio a Vauro. Possibile che non funzioni niente in questo paese popolato da generi contrapposti e maschiacci eroganti latte materno? Troppo complicata la strada Schlein. Impossibile che una scelta multigenere, non abbia avuto complici estranei, ma fortemente interessati a mutare i canoni della lotta politica. S. Marino è stata definita, dalla corrente radical chic di Linkiesta, un covo di putiniani, oggi pentiti. La contabilizzazione del plusvalenze nelle operazioni di compravendita "allo specchio", è stata, fino all'indagine che colpisce (soprattutto) la Juve, priva di rilevanza penale. La sentenza criptica lascia spazio alle considerazioni più fantasiose. La mia, devo dire, è sempre stata pessimistica. Sembra non riescano a giustificare quello che volevano fare. Una arrampicata sugli specchi della adattabile giustizia sportiva che ha una configurazione non uguale per tutti. Non potevano colpire il machiavellico sistema delle plusvalenze, le squadre del cuore erano tutte colpevoli e, come avvenuto nella Farsa Calciopoli, pensavano di colpire la meno difendibile. Su questo hanno ragione, è andata benissimo nel 2006, si può ripetere. Accidenti proprio Report ha scombinato un mazzo diligentemente intercettato. Biagini Roberto hai vinto (facilmente) con i bagnini, aiutami a capire cosa pensa Moratti. 
massimo lugaresi