martedì 21 giugno 2011

Nulla di Novo

Abbiamo purtroppo dovuto constatare che in questo consiglio comunale esistono solamente tre novità per Rimini rappresentate da noi della Lega Nord, da quella del Movimento 5 Stelle e da quella di una sinistra vera, di opposizione e non deformata dal potere rappresentata con trasparenza e coraggio da Fabio Pazzaglia, tutto il resto, purtroppo, è la conferma politica di un passato disastroso figlio delle modalità perverse della stessa politica riminese che tali si sono riproposte nel primo consiglio comunale. 
L’accordo neanche troppo sotterraneo tra PDL e PD sta sopravvivendo ancora ed ha subito partorito due cose, una di merito ed una di metodo.
La prima, quella di merito, è brillantemente incarnata dalla avvenuta spartizione chirurgica delle due cariche di vertice del Consiglio comunale, La Turci targata PD Presidente e Zilli targato PDL vice; la seconda, quella di metodo, per cui questo risultato è stato il frutto di incontri avvenuti al di fuori del consiglio comunale nei soliti caminetti ad ingresso rigorosamente “riservato”. E questo non vale solo per noi della Lega, per i Grillini e per il SEL con Fabio Pazzaglia ma vale anche, nella maggioranza, per L’IDV e per la Lista rappresentata da Astolfi. Quindi come vedete l’ordine è rimasto questo: “nessuno disturbi il manovratore”. Avvertiamo i colleghi “dirimpettai” dell’IDV e di “Rimini per Rimini” che sono considerati “servi inutili” dai padroni di turno loro alleati in quanto i loro voti non sono importanti di fronte ai sette voti sempre pronti del “118 azzurro”.

Ma vogliamo lasciare uno spazio alla Speranza che, come si sa, è sempre l’ultima a morire. Per cui vogliamo convincerci che questa nostra analisi sia sbagliata e, di conseguenza, scusarci pubblicamente con i diretti interessati. Tutto questo può avvenire se tra una settimana quando sarà il momento di assegnare le responsabilità di coordinamento delle varie commissioni la anomala coalizione PDL-PD avrà la bontà di lasciare spazio anche alla opposizione e di affidare, per esempio al movimento 5 stelle, la presidenza di una delle 5 commissioni, diversamente il Segretario comunale Bronzetti si troverà costretto ad allestire una sala consiliare più confacente alla nuova e vera maggioranza partorita sul campo allestendo altri sette posti tra le file della attuale maggioranza di scena dove potere far sedere i consiglieri del PDL meno Renzi.

Marco Casadei
Capogruppo Lega Nord