martedì 7 giugno 2011

Il Referendum della Provincia


La Provincia e il Referendum TRC.

Le dichiarazioni di Vitali sulla stampa locale, in merito al Referendum proposto dal MoVimento 5 Stelle, ci fanno ritornare agli inizi del progetto TRC, partorito nel 1992, non nel 1996.
Dal progetto definitivo, allegato alla delibera n. 10 del 17.5.1996, si rileva:
1.  Progetto di massima nel giugno 1992  e  proposto al finanziamento ex lege 211/1992;
2.  Dicembre 1994, Accordo di Programma e avvio al progetto definitivo tratta Rimini - Riccione;
3.  Progetto definitivo nel maggio 1996;
4.  Prima uscita pubblica al Quartiere n. 2,  Aula Magna Liceo Einstein, 20 dicembre 1996.
In data 2 marzo 1998 nella Sala Consiliare del Comune, il Sindaco Giuseppe Chicchi, convocati i Consigli dei Quartieri 1 - 2 - 3 che avevano avanzato richiesta di Consultazione Popolare (art. 41 dello statuto comunale) - sollecitata dal Comitato “Rimini Città Unita” - aveva testualmente ribadito: “La Consultazione Popolare non si può fare perché il Regolamento attuativo non è stato redatto!”.
Il Regolamento per la Consultazione popolare è stato approvato il 3 settembre 1998.
Il Comitato, in data 21 ottobre 1998, aveva avanzato richiesta di Referendum Consultivo al Sindaco Chicchi, negato anch’esso, come da verbale in data 20 novembre 1998.
Il 31 luglio 1999, è stata nuovamente richiesta la Consultazione Popolare al nuovo Sindaco, Dott. Alberto Ravaioli. In risposta: “La giunta comunale non ha ritenuto di attivare il Consiglio Comunale”.
Le richieste elencate per esercitare quella “democrazia” tanto “sbandierata”, non erano fuori tempo massimo, eppure sono state negate.
Dopo la nostra richiesta di Referendum - in fase di aggiornamento dello statuto - il numero delle firme passò da 2.500 alle 4.000 attuali.
Nello Statuto del Comune di Rimini sono previsti strumenti “democratici” per consultare i cittadini. Di fatto, però, per i cittadini è impossibile esercitarli.
In merito al TRC, a Rimini sono numerosi i politici contrari al TRC e sono anche tanti i politici che chiedono modifiche, in primis il consigliere provinciale Lino Gobbi che più volte ha pubblicamente dichiarato la volontà di convocare “tavoli delle infrastrutture”. L’ultima sui quotidiani locali in data 1 febbraio 2011.  Gobbi, appena 4 mesi fa, non era fuori tempo massimo? Comunque, tutto questo dimostra che il TRC non piace! A nessuno, neanche al PD.
Tutti sono certi che il TRC non serve, perché è un doppione dei collegamenti esistenti (treno e linea 11), come tutti capiscono che alla Fiera serve un “trasporto di massa” e non un filobus.
Il TRC non è come le “classiche metropolitane”. Vicino alle fermate non c’è neppure lo spazio per ampi parcheggi scambiatori di cui un tale progetto avrebbe bisogno!  Ci facciamo i negozi?
Noi del Comitato “Rimini Città Unita” siamo perfettamente in accordo con il MoVimento 5 Stelle, e al Presidente della Provincia, di provenienza demo-missina, ribadiamo che l’utilizzo della “democrazia” non è mai fuori tempo massimo!

Walter Moretti
Comitato “Rimini Città Unita”

Rimini, 7 giugno 2011