Le ossessioni o le
compulsioni creano un disagio marcato, fanno consumare tempo e interferiscono
con le normali abitudini della persona, il funzionamento lavorativo e le
relazioni sociali.
C'è, poi, una nuova
compulsione che riguarda il bisogno incontrollabile di acquistare oggetti,
abiti e quant'altro non sia necessario alla persona, e che serve apparentemente
a scaricare ansia e insoddisfazione, "lo shopping compulsivo", definito
anche “Compulsive buying”.
A Rimini abbiamo anche accertato,
purtroppo sulla nostra pelle, che esiste un nuovo tipo di “compulsione”,
riguarda il bisogno incontrollabile di costruire, oltre che in maniera
convulsa, anche cose che assolutamente non servono, solo perché si hanno soldi
a disposizione, il cosiddetto “Compulsive building”.
Anche questo nuovo tipo di
compulsione presenta le stesse caratteristiche degli altri, più diffusi:
1.
E' tipico dello spendere e/o costruire compulsivo
sapere cosa si sta facendo e tuttavia essere incapaci di smettere;
2.
Facendo acquisti o costruzioni cercano di
alleviare una sensazione di ansia;
3.
Si tende a negare il problema coltivando
l'illusione di avere sotto controllo la situazione.
Il TRC, che a Rimini non serve,
che non piace a nessuno e che nessuno vuole, ma che ha comunque ottenuto il
finanziamento statale, è un chiarissimo esempio di “Compulsive
Building”.
Appena riusciremo a recuperare l’indirizzo email del Dipartimento di
Ricerca sulla Compulsione, sarà “nostra cura” inviare ampia documentazione ai
ricercatori per approfondire l’argomento, prima che tale tipo di “compulsione”
diventi contagiosa. A Rimini sono due le persone
che spendono malamente i nostri soldi, sono già state individuate dagli
esperti, presto saranno esaminate.
Walter Moretti.
Comitato “Rimini Città Unita”
Rimini, 10 giugno 2011