domenica 5 giugno 2011

Gli Abusi

L'aumento pauroso di abusi sull'arenile costringe ad una domanda con un comprensibile sospetto: qualcuno ha agevolato questa situazione? L'organizzazione della spiaggia non è nata qualche anno fa, esiste come la conosciamo da almeno cinquant'anni, se per decenni tutto poteva considerarsi in ordine, è lecito chiedersi cosa sia cambiato in questi ultimi anni. Il primo elemento che viene messo in discussione per questo tipo di degenerazioni è il CONTROLLO, il soggetto interessato è la CAPITANERIA DI PORTO, faceva bene il suo lavoro ieri, benissimo oggi, incolpata persino di essere troppo zelante, ricordiamo bene i casi nei quali Sindaco e Vice contestavano i doverosi sequestri di opere abusive perchè rovinavano l'immagine di Rimini. Una situazione speculare al Palas, il colpevole è Pini non ......? Tutto diventa più chiaro se si analizza fino in fondo il rapporto tra Comune e Magistratura, quest'ultima, se non abbiamo capito male, contesta all'Amministrazione non già gli abusi in se ma i titoli rilasciati, rilevando che non si possono emettere autorizzazioni previste per opere precarie, quando la funzione di queste strutture è palesemente legata ad un utilizzo primario. Per esempio, se un bar-ristorante (quasi tutti) ottiene di posizionare un Gazebo in adiacenza al proprio manufatto, non è possibile che questo venga utilizzato come dispensa/ cucina o cose simili, si realizza di fatto un ampliamento del manufatto, che in base alle Leggi Italiane deve obbligatoriamente essere regolamentato da una concessione edilizia. Per spiegarci ancora meglio, sarebbe come se un cittadino che dispone di uno spazio esterno alla propria abitazione, chiedesse ed ottenesse che il suo teorico gazebo, sia adibito a camera, cucina e salotto, alla faccia di prg, rue, regolamenti edilizi, sanitari, antisismici, ambientali. Aggirate queste fondamentali regole, tutto diventa ingestibile, ognuno interpreta le norme, finendo per creare un enorme casino che hanno il coraggio di spacciare come innovazione. Perchè un comune ristoratore sulla terra ferma deve rispettare decine di norme, piastrellando le cucine ed i bagni mentre sulla spiaggia si consente di preparare i cibi in capanne da isola dei famosi, esistono a Rimini due distinte repubbliche, con leggi e comportamenti diversi? Ricordiamo a questi improvvisati amministratori che invece di minacciare di fare da soli, visti i ridicoli precedenti, sarebbe arrivato il momento di ristabilire una corretta procedura valida per tutti. Non siete stati in grado o non lo avete voluto fare per dodici anni, cacciarvi sarebbe stato l'unico salutare rimedio, il Cavaliere ed i soliti ciellini vi hanno salvato. Per la legge italiana i Gazebo sono strutture d'ombreggio direttamente attraversabili dagli agenti atmosferici, non disco-pub, quando piove come negli antichi pergolati l'acqua deve transitare, anche un telo impermeabile deve essere autorizzato.Tralasciamo i rappresentanti politici, sfidiamo i tanti tecnici che hanno partecipato a queste riunioni a considerare le nostre analisi come errate. La GIUSTIZIA deve continuare sulla strada intrapresa, facendo capire che l'Amministrazione Comunale si deve adeguare alle Leggi e non l'Italia e l'Europa a quelle della Repubblica dei Signori della Sabbia.