sabato 25 giugno 2011

Abusivismo

L'amministrare per Gnassi è chiaro: molte chiacchiere, tante visite, pochi fatti. Diciamo subito che le biciclette in spiaggia sono una cagata pazzesca, per capirlo meglio, basterebbe guardare le facce dei vigili, quando a fatica trascinano sulla battigia questi inutili orpelli. Naturalmente al Rambaldi degli effetti speciali, tutto questo non interessa, Lui deve apparire alternativo, inventando pure la repressione dolce, tanto dolce che i vu cumpra quando passa il ciclistico pattuglione, si spostano di qualche metro. Non è vero? Lo si dimostri  con i fatti dichiarando quanta merce e di che genere sia stata sequestrata. La Polizia di Stato sembra faccia per conto suo, il primo elemento che si nota è che i venditori ambulanti quando vedono la pattuglia composta da poliziotti, scappano a gambe levate. Se anche questo non è vero, ci dica Signor Sindaco in quale occasione si è realizzato un coordinamento interforze e soprattutto con quale metodo. Che la cosa non regga lo scopriremo presto, è certo che gli abusivi in assenza di una repressione autentica cresceranno a dismisura. Ritornando alla dotazione delle biciclette, la loro funzione era utile nelle operazioni coordinate, dove erano previste diverse figure operative: pattuglione in divisa ed uomini in borghese, a cavallo delle bellissime bike, fungevano da deterrente alle fughe degli abusivi per le strade, loro a piedi ed i poliziotti in bicicletta, conveniva almeno abbandonare la merce. Non parliamo per conoscenza diretta, ci fermiamo una riga prima su quello che non conosciamo esattamente ma che vorremmo indagare, come ad esempio nel contesto della repressione dell'abusivismo commerciale, nessuno parla del nuovo Decreto Maroni che secondo noi potrebbe trovare più di un'applicazione. Non stendete un altro tappeto sopra, potete anche rispondere.