sabato 4 giugno 2011

Soldi da Buttare


A Rimini hanno soldi da buttare.

Siamo alle solite. A Rimini le cose importanti si decidono o si fanno sempre nei mesi di Luglio o Agosto, quando le ferie e l’attività turistica distolgono l’attenzione. Quest’anno, in Agosto, inizieranno i lavori del TRC.
Ed ecco, subito pronte, avanzare le richieste di modifiche. Il TRC così come progettato non piace.
Mai ci stancheremo di elencare le motivazioni della nostra contrarietà al TRC, e pertanto poniamo all’attenzione dei riminesi solo alcuni semplici ragionamenti.
1-  In questi giorni circa quindicimila presenze sono ospiti della Fiera per il “Rinnovamento nello Spirito”. Un simile evento (ma anche altre manifestazioni fieristiche) richiede la disponibilità di un sistema di trasporto di massa in grado di trasferire velocemente le molte migliaia di persone che, a fine giornata, uscendo dai padiglioni quasi contemporaneamente - o al massimo nel giro di un’ora - vorrebbero velocemente raggiungere gli alberghi della riviera, da Rimini a Riccione. Idem per il percorso inverso, le classiche “ore di punta”. Il TRC non potrebbe svolgere questo servizio, perché per trasportare molte migliaia di persone, con un mezzo come il TRC, che al massimo ne contiene 200, servirebbero moltissime corse e mezzi. Ad esempio, con una corsa ogni 15 minuti, gli ultimi, a che ora arriverebbero?  Naturale che in questo caso serve una “metropolitana classica”, oppure un treno, tipo ‘Minuetto’, da inserire negli “slot” liberi della linea ferroviaria, in grado di trasportare migliaia di persone ogni corsa, fino a Riccione, sia nell’ora di accesso alla Fiera che in quella di uscita. La stazione in Fiera è già operativa, le fermate intermedie ci sono già, con poca spesa se ne potrebbe realizzare una nuova. Questo semplice ragionamento dimostra che il TRC, alla Fiera di Rimini, non può svolgere il compito di “trasporto di massa” ed il suo servizio si riduce  al solo collegamento di Rimini con Riccione, esattamente come già fanno il filobus e il treno.
2-  Da diverso tempo si sta discutendo della pedonalizzazione della zona mare, progetto previsto anche nel Piano Strategico. Quando ciò sarà realizzato, l’attuale linea 11 - che non potrà essere eliminata perché compie un servizio “porta a porta” vitale per gli alberghi della riviera - ne trarrà notevoli benefici poiché, con traffico limitato o addirittura senza le auto private, il collegamento con Riccione risulterà molto più conveniente e comodo rispetto al TRC, e nessuno utilizzerà il TRC. Questo caso dimostra che il TRC come progettato non serve e che lo Stato, finanziandolo, ha veramente soldi da buttar via.
3-  La linea ferroviaria adriatica attualmente non è servita dall’Alta Velocità. Tale situazione penalizza fortemente tutte le regioni costiere in termini di sviluppo, in tutti i settori economici. Perciò, non sarà possibile rimandare per molto tempo la realizzazione dell’Alta Velocità anche sulla dorsale adriatica, se effettivamente si vuole modernizzare il paese. Ne consegue però che è impensabile realizzare l’Alta Velocità rasente gli alberghi esistenti da Rimini a Riccione e oltre, e quindi, per alcuni tratti, sarà necessario arretrare l’attuale sedime ferroviario, come già previsto nel progetto di Corridoio Adriatico. Di conseguenza, non si ritiene conveniente realizzare ora un TRC in un’area che in prossimo futuro sarà vitale per i collegamenti delle nostre città costiere. Anche per questi motivi noi riteniamo che a Rimini, questo TRC, non serva.

Walter Moretti
Comitato “Rimini Città Unita”

Rimini, 4 giugno 2011