Mai come in questo frangente storico il nostro
territorio stà rischiando di perdere per sempre un pezzo importantissimo della
sua identità.
La crisi che ha colpito la banca storica del
territorio, la nostra cara e vecchia Cassa di Risparmio è una di quelle
congiunture che se non affrontata nel giusto modo e fino in fondo, rischia di
essere letale non solo per la banca ma anche, in parte, per tutta la nostra
comunità. Noi della Lega Nord siamo estremamente
preoccupati di ciò ed intendiamo dare al management attuale della Fondazione e
dell’istituto di credito tutto il sostegno e l’appoggio di cui ha bisogno. Per il momento iniziamo con alcune considerazioni
che secondo noi possono contribuire ad inaugurare un percorso di riflessione
pubblica assolutamente necessario per sensibilizzare tutti i riminesi di fronte
al pericolo di “espropriazione” del nostro “gioiello di famiglia”.
La cosa che ci sorprende maggiormente è il modo
con cui tutta la vicenda appare alla opinione pubblica. Sembrerebbe infatti che
la crisi e la soluzione della stessa sia solo ed esclusivamente un affare di
famiglia interno agli ambienti bancari e non investa invece tutta la città. Una realtà come quella della Fondazione e della
Cassa di Risparmio non può e non deve essere considerata una realtà affare di
pochi ma deve investire invece tutta la città con tutti i suoi abitanti e cioè
con tutti Noi. La Cassa di Risparmio e la Fondazione non sono di proprietà solo
degli azionisti o dei soci ma entrambe le istituzioni hanno un valore talmente
grande che trascende quello puramente economico finanziario per il quale forse
sarebbe giusto considerarle proprietà esclusiva degli azionisti e/o soci.
Queste due realtà hanno infatti per tutta la
città ed il territorio limitrofo un valore morale che le rende di proprietà di
chiunque sia sinceramente appassionato alle sorti presenti e soprattutto future
della nostra città. Ora, noi della Lega crediamo che una banca abbia
valore in maniera direttamente proporzionale alla ricchezza del territorio sul
quale insiste. Da che mondo è mondo una banca raccoglie ricchezza dal
territorio per ridistribuirla ai suoi stessi risparmiatori, ma se il territorio
è “arido” di ricchezza la banca cosa potrà raccogliere? Ecco che allora entra
in gioco il ruolo delle Amministrazioni pubbliche. Tali Amministrazioni,
infatti, dovrebbero avere la funzione di rendere ricco il territorio creando le
giuste condizioni socio-economiche affinché tutti gli imprenditori possano
trovarsi nelle migliori condizioni per operare e, quindi, per far funzionare le
loro imprese e, quindi, per creare ricchezza che poi sarà raccolta,
amministrata e capitalizzata dalla banca stessa che in questo modo aumenterà il
suo valore attraverso, appunto, l’aumento di valore di tutte le imprese
sostenute.
Solo in questo modo potrà innescarsi un circolo
virtuoso. A questo punto tuttavia occorre preoccuparsi di un questione
assolutamente non secondaria e cioè del fatto che la Politica deve rendersi
conto di dovere aiutare la Fondazione e la Banca con spirito assolutamente di
servizio e non con mire gestionali. In altre parole la politica deve aiutare il
sistema bancario e non impossessarsene. La politica deve svolgere solamente un
ruolo di “incubatrice” delle situazioni senza desiderare né tanto meno
programmare di diventarne la tiranna.
Noi della Lega quindi ci auspichiamo e
lavoreremo instancabilmente affinché presto questo nostro sogno diventi una
realtà sulla quale poter contare: Amministrazioni virtuose al servizio delle
eterogenee forze sociali ed economiche senza malcelati secondi scopi pronte
cioè a ritirarsi in buon ordine non appena raggiunto il risultato.
Marco Casadei – capogruppo Lega Nord comune di
Rimini