giovedì 30 giugno 2011

Intercettata

Di solito ci trinceriamo dietro i paraventi dei bene informati dei fatti in casa Pd, questa volta facciamo un'eccezione, l'informazione è uscita da una involontaria intercettazione dovuta ad un cellulare non funzionante bene. Abbiamo potuto ascoltare un'immaginaria conversazione tra un sindaco appena eletto a suffragio quasi universale, avendo goduto come da accordi di un solido aiuto curiale-associativo e lo sponsor, inventore del candidato dopo avere sprecato orribilmente la chance della società civile. La linea era disturbata da frasi irripetibili, siamo riusciti a carpire il succo, da una parte urlava quello che indossando un berretto ed una divisa si sente investito ed unto dal signore dei consigli, dall'altra la persona più ruvida e ruspante che si possa immaginare cercava con tutti i mezzi di riportare sulla sabbia il niente inventato. Non è stato tenero il colloquio tra due ex compagni che si sono odiati cordialmente per un'intera esistenza nel partito e solo per reciproche convenienze si sono accordati sulla pelle dei cittadini. Le accuse erano molteplici, sembra che il giovane rosa si sia leggermente montato la testa, pretende di decidere da solo, con la complicità di qualche apostolo steso sui tappeti persiani, non è difficile vaticinare tempi ancora più bui per lo sfigato comune. Siamo riusciti anche a capire perchè la donzella emergente abbia rifiutato l'ingresso in giunta, il copione che si prepara è lo stesso da tanti anni, è capitato ad un sindaco fortissimo distrutto a furia di polemiche pretestuose sulla sua mancanza di rapporti con il territorio, con questo sarà una passeggiata, è caduta la linea mentre parlavano di un certo Zerbini segretario.