lunedì 4 luglio 2011

Casa di Vetro

Se qualcuno volesse capire chi è Gnassi sarebbe illuminante anche se non esaustiva, la lettura del lunghissimo articolo del Corriere di Casa. La sua cultura dell'amministrare non parte dai bisogni della Città o da una chiara visione del futuro, con l'impegno di recuperare ritardi e inadempienze passate, è un miscuglio di slogan che vengono ammodernati a seconda delle convenienze e dei tempi. Oggi  scimmiotta la politica vincente rappresentata dal Movimento 5 Stelle, promettendo di trasformare il Palazzo e le dependance urbanistiche in Case di Vetro, per mostrare un Comune a portata dei cittadini. Annuncia l'apertura del sabato, prossimamente anche la domenica come negli iper, i matrimoni tutti in stile monegasco al Museo, le foto di rito nel laghetto con i cerbiatti di Ermeti. Un produttore di sogni che si sfasciano a contatto con la rude realtà, l'Astoria si trasforma in cine-aule scolastiche, dopo sbandierati impegni a tradurlo in Teatro, il suo volo è talmente alto che diventerà un prossimo icarus, le deleghe rilasciate hanno trasformato tutti gli apostoli meno uno in trovatelli, non hanno ancora capito bene cosa devono fare se non lasciare in tempo incarichi ed incombenze pericolose. Nessuno si preoccupa del buon funzionamento della macchina e dei singoli settori, manca oltre la metà dei dirigenti, tutto è nelle mani della Tuttofare. Conoscendo bene Pd e Melucci, prima di quanto si possa ipotizzare, arriverà un rimescolamento di assessori e deleghe, con un deciso ridimensionamento del Rosa Notte, usando consiglieri pronti all'uso, con il diretto coinvolgimento del regionale nel caso qualcuno volesse capricciare. Auspicare che torni a comandare il Vate con tutto il suo apparato non arriviamo ad augurarlo neanche noi, sarà solo la logica conseguenza della scelta di un protagonista che ha scambiato la vita con un dorato palcoscenico, noi saremo spettatori paganti, caro.