venerdì 22 luglio 2011

Il Coraggio

Cara Lega ... Mov5S, Sel e... Renzi, dovete indossare il coraggio e creare qualcosa d'importante che dia corpo e sostanza alle vostre sacrosante battaglie e non cancelli il grande ed esclusivo merito d'essere fuori dagli inciuci e dalle poltrone del Palazzo. Il rischio che correte è di condurre una piccola guerriglia di retroguardia, vi hanno già teso troppo trappole, come i tavoli riservati al Grand Hotel o l'infinita discussione su di una presidenza che vale meno di quella del Valloni. Non abbiamo ascoltato nessuna delle forze politiche citate che abbia assunto una posizione credibile a fronte dei tanti scandali successi in meno di un mese dalla scontata incoronazione del Principino Andrea, avete un dovere ed una necessità, serve più a voi per continuare l'esistenza politica che a noi per scrivere. Inventate una fondazione, associazione od un giornale/blog che parli la vostra lingua, che citi i fatti autentici e non le veline che inondano i due e mezzo giornali di regime. Il primo avversario si chiama Errani, è riuscito a strappare ad un Cavaliere nel pieno della sua potenza politica ed erotica un accordo per salvaguardare i confini del suo impero, a Rimini sono talmente obbedienti che ci sono sempre più voti scambiati che diretti. Noi ci meritiamo quello che abbiamo prodotto politicamente in questi anni, se pensiamo che il nostro referente è Melucci che ha sempre preso meno voti di Astolfi, possiamo capire di quale considerazione godiamo, il caso della fusione mortale tra Fellini e Ridolfi è l'ultimo esempio. Il secondo nemico sono le categorie economiche saldate con il sistema di potere, possono essere smantellate solo al loro interno, promuovendo moderne e democratiche rappresentanze territoriali. Terzo nemico, la politica e gli apparati, una serie di piccoli mestieranti, se un consigliere eletto dal popolo deve prendere 200 euro mensili, non è giusto che un modesto consigliere di una pubblica azienda ne percepisca 1500 e presidenti alla Fabi ed Amadori 5/6 mila. L'unico risparmio è stato quello forzato con la distruzione di massa dei consigli di quartiere, una palestra politica che ha allevato decine d'amministratori. Questi sono i punti fondativi, ognuno sulle singole vicende potrà assumere le posizioni più gradite, assieme rappresentate almeno il 35% dei votanti, ai quali non abbiamo aggiunto il pidiconlaelle che da almeno 15 anni non appartiene all'opposizione, ma interpreta la strana categoria dei complementi, entrando in azione ad ogni bassa pressione di voti della maggioranza, naturalmente ricompensati. Come ha scritto il filosofo Gambini, l'allievo Gnassi ha avuto il consenso di un riminese su tre, gli altri due hanno votato per voi o non si sono impegnati. Non è una situazione disperata la speranza di ricostruire la Città, se continuate a presentarvi in questo modo, la prossima volta saranno tentati di candidare Bernabè. Possiamo discutere assieme d'accessibilità al nostro territorio, aborrendo la logica imperante che tutto debba transitare da Bologna, chiedendo d'aprire un dibattito su un'autostrada che da Mestre arrivi a Rimini e non si fermi a Ravenna, oppure un nuovo valico ferroviario nella Vallata del Marecchia che ci colleghi al Tirreno. Un confronto aperto sull'Università per corsi seri e proponibili, sanità con specializzazioni ed un quantitativo di risorse pari alle altre città capoluogo, partendo dal trasporto pubblico. Ci vorrà molto poco per verificare che in questi anni di dominio erraniano noi abbiamo percepito insultanti briciole, scopriremo assieme chi sono i nemici della Città ed i finti amici o rappresentanti, facendo uscire dal macchione i Piva, Lombardi, Melucci e ..Cagnoni. Siamo disponibili a giocare la nostra parte, senza le strumentali solfe tra giovani e vecchi. Mettiamo sul piatto dell'auspicabile discussione anche alcuni urgenti argomenti:
Cosa fare con Hera, scoperchiando la sinistra che vota contro le privatizzazioni poi finge di dimenticarsi. Rifare un Piano Urbano che parte dalle strade per non scoprire dopo anni di chiacchiere che chiudono la via Covignano e nessuno se ne era accorto.
Chiedere che  i comuni costieri siano i titolari della quantificazione e riscossione dei canoni demaniali marittimi con le risorse economiche che rimangono in loco. 
Basta tasse, compresa quella di soggiorno e l'addizionale irpef.
No al Trc, potenziando un filobus che si possa muovere in un contesto liberato dalle auto, con i necessari parcheggi d'attestamento. 
Areoporto autonomo con risorse regionali pari a quello di Bologna.-
Sdoppiamento della rete fognante, partendo da conoscenze e soluzioni vere, con i costi reali che non possono essere dettati da un soggetto di parte come Hera.
Macchina comunale che divida i compiti tecnici da quelli politici, con un capo del personale che garantisca gli obbiettivi.
Se questi sono i punti fondanti senza usare ipocrisie ci si potrà dividere sulla sicurezza, abusivismo o temi sociali, in un contesto politico normale, con la maggioranza che deve governare e la minoranza contribuire con proposte e con una credibile alternativa.