lunedì 25 luglio 2011

La Terza Via

Il Cavaliere è diventato il problema, nessuno osa maneggiarlo, troppo forte per dimetterlo, troppo debole per continuare ad essere il leader del centrodestra. Fini ha concesso una doverosa intervista al giornale che ha inventato Fli, lanciando l'ennesimo personaggio tra le palle di Berlusconi, gli altri si sono rivelati bluff clamorosi, vi ricordate la campagna elettorale che le pagine di un De Benedetti ancora semi povero, fecero per Walter? Un fiasco clamoroso con relativo tonfo elettorale, meglio lasciare il compito a chi lo sa fare, la procura di Milano è inarrivabile, precisa, puntuale, un tempismo perfetto. In questo momento i problemi giudiziari di B sembrano addirittura meno pericolosi di quelli politici, il distacco dalla Lega è abissale, la sberla elettorale frutto di un abbraccio mortale non compensato dai frutti di un federalismo annacquato, ha lasciato segni pesanti, Maroni e Tremonti hanno retto il governo, portatori di grandi prospettive personali e politiche, concupiti da entrambi gli schieramenti. Il momento che attraversiamo è un surplace che durerà forse alcuni mesi, impensabile una crisi adesso, come la riedizione delle vecchie alleanze a destra e sinistra. Fini sa bene che si è giocato le vincenti carte come futuro e naturale post Berlusconi, il pensiero forse ipotizzato di diventare la terza stampella del Pd è stato spazzato dai pochi voti raccolti, fare il vice di Casini non può essere grande aspirazione, continua a pontificare profittando di un ruolo che in qualsiasi altra democrazia sarebbe negato. Rilasciare interviste al giornale di casa è malaugurante, avrebbe dovuto pensare ai tanti politici lanciati da quelle pagine, noi ricordiamo perfino De Mita.