domenica 31 luglio 2011

Riccione Vs Rimini

Lo scontro sempre più aspro tra Rimini e Riccione, impone una seria riflessione, partendo dal mai chiarito diniego di Daniele Imola a diventare Presidente della Provincia, al posto del liturgico Vitali. Un personaggio che avrebbe potuto imporre qualcosa di diverso e meno banale, evitando situazioni tragicomiche come quelle di Cattolica e Coriano, usando una doverosa tutela politica nei confronti di Rimini ed evitando la deriva urbanistica delle varianti a go go. Siamo certi che Daniele, in ragione della sua perfino eccessiva pragmaticità, avesse previsto il casino nel quale si sarebbe cacciato, uscendone forse sconfitto, come succederà al successore Pironi e scegliendo d'allontanarsi da tutto. I problemi rimangono, si amplificano, Pironi eletto dalla gente contro il volere della debole casta riccionese, sta trovando sempre maggiori difficoltà, la scusa per regolare vecchi conti è rappresentata dal Trc, la patacata di Fabi lo travolerà. Dopo Imola il partito riccionese ha usato logiche prettamente riminesi nell'approccio alle questioni, pur rimanendo una Città, al confronto, governata benissimo. Se ci fosse un Segretario nel Pd, la prima domanda che dovrebbe imporsi è come mai, un partito di sinistra possa governare una Città straricca come Riccione, la risposta scontata sarebbe nella buona amministrazione compiuta, ma allora perchè tutti gli ottimi sindaci succeduti sono stati presi a calci in culo dal Partito Riminese? Tentiamo almeno d'assomigliare ai cugini, esempi come trc, palas, fogne, areoporto, notti rosa, project, piscina, stadio, costringono a paragoni inverecondi, la mediocrità riminese sta tentando d'acquisire alla causa alcuni comprimari, per onorare piccoli tornaconti, gettando nel Marano una cultura dell'amministrare che aveva proiettato la Città a fasti impensati. La svolta annunciata segnerà naturalmente anche la sconfitta dei resti democrat, non ci sembra che a Riccione ci siano tanti lombardi disposti a perdere.