martedì 5 luglio 2011

Il Turismo di Rimini

Alle chiacchiere, slogan, bugie, effetti speciali, si dovrebbero contrapporre scienza e numeri, sapendo che oggi più di ieri siamo legati ad un mercato globale, dotato di moderni sistemi di informazione che registrano, controllano e confutano. Il turista, prima di scegliere la località può verificare dove si trova l'albergo prescelto, la spiaggia che sta davanti, leggere nei tantissimi siti i giudizi emessi, se ciò non bastasse, può trovare decine di programmi che si sono occupati del luogo scelto. Talmente semplice che solo l'idiota ipocrisia associativa può fingere, pensando di poterla sempre raccontare, supportata da una vecchia arroganza che presuppone sia il turista ad adeguarsi, non la Città a mutare vecchi stereotipi. Non possiamo innovare gli stabilimenti balneari perchè bagnini e baristi non si mettono d'accordo tra loro, le strade al mare sono piene di macchine perchè bar, pub e gli immancabili bagnini non vogliono perdere la clientela locale, senza un decente controllo della qualità del prodotto. Ognuno tenta di fare quello che vuole, finendo per generare ed amplificare le tantissime devianze tipiche di un turismo dequalificato, ma pur sempre di massa. Schiamazzi, prostituzione, zingari, lavavetri, pataccari, spaccio ed abusivismo commerciale, che ha assunto caratteristiche da prima industria, vengono fatti passare come questioni minimali che esistono ovunque. Bugie colossali, come le patacate strategiche e quelle mirate strutturali, gironi infernali notturni, impossibile utilizzare spiaggia e parchi, camminare senza imbattersi o prendersi della troia da qualche cafone indigeno od importato, salire sul bus in attesa del metro e scendere alleggerito. Inciviltà diffusa, risse continue, parcheggi napoletani, occupazioni di suolo pubblico, i gazebi come esempi del rinnovamento sabbioso. Sindaco Andrea, il primo comma, sarebbe fare rispettare le regole non solo ai confinanti, subito dopo una proposta organica per il sistema turistico, non è difficile, basta fare l'esatto contrario di quello che i tuoi predecessori hanno compiuto. Non farti cuocere al fuoco lento buono per il pesce, hanno già approntato le graticole dei festival, i cuochi sempre gli stessi, non ti abbiamo votato per la semplice ragione che sei indicato dai responsabili del disastro cittadino. Hai un'occasione storica e forse la forza necessaria per affrontarla, gli apostoli, meno uno, li hai scelti tra i fedeli, comincia a girare ed imporre il tuo verbo, la Notte Rosa è una grande idea, una grande festa, se pensi di potere campare su quell'alloro, darai ragione a tanti, noi per primi, che non ti credono in grado di cambiare. Fa un grosso torto ai nostri lucubri pensieri.