venerdì 1 giugno 2012

Informativa sulla Spiaggia


Vu cumprà e massaggiatrici cinesi, sono già scesi in spiaggia per dividersi gli spazi, i bagnini più bravi hanno tolto qualche pedana, per i baristi le regole non valgono, neppure una tenda laterale è stata rimossa, il canone di 400 euro all'anno è rimasto immutato, l'unica novità sono i prezzi praticati, ormai una bottiglia di acqua costa come due litri di benzina, poi parliamo male dei petrolieri. Aspettiamo ardentemente l'applicazione dello scontrino fiscale, ma se è vero quello che raccontano i bagnini, che la ricevuta deve essere emessa al momento del pagamento e non all'atto dell'affitto dell'attrezzatura, rimane tutto come prima. L'ordinario è sacro: se i salvataggi fanno sciopero si mette bandiera rossa, brandine posizionate nella fascia di libero transito, ai clienti piace stare vicino al mare, se però un turista usa l'asciugamano, ti dicono subito che è vietato, fino a farti sloggiare. Poi ci sarebbero le spiagge libere, piccole e rarissime, tutte prive tranne che al porto, di un cesso con controlli e pulizia saltuaria, non bastasse in molte trovi la rete da beach wolley del bagnino accanto con vari sconfinamenti che non si notano solo se vuoi. Una volta c'era il mare libero ed aperto, oggi bastano quattro gocce di pioggia per interdirne la metà, nell'altra la puzza la senti a gratis. Cazzate, la modernità è il chiringuito, invece di godere un magico tramonto, si mantengono in allenamento i timpani, dopo publiphono, decibel sparati per la ginnastica in riva al amre, motonave per un'ora ti avverte che sta partendo per una magnifica gita in alto mare, i tuoi zebedei ti girano come se vedessi Monti e Deaglio uscire dall'acqua. La festa non è + qui, le sfighe però non ci abbandonano.  


P.S.
Dopo la stupenda figura con Lilli le quotazioni di Gnassi sono in netto rialzo.