giovedì 7 giugno 2012

L'Infedele


Seguo pochissimo la televisione, quella di stato è inguardabile, compresi i telegiornali, impaginati vergognosamente come aspettassero da sempre il Bocconiano per sfornare i loro indigeribili panini informativi. In tanti mi hanno chiesto se, come loro, avessi visto l'Infedele Lerner, secondo i miei interlocutori c'è stata la rappresentazione di un Paese in mano a poteri che hanno fatto di tutto all'infuori dell'interesse pubblico. Il conduttore è un iscritto al Pd, persona intelligente, navigata, sapeva benissimo di convogliare un altro torrente di voti al Movimento 5 Stelle, in ogni caso è un attestato alla correttezza professionale e morale. Prendo spunto da uno dei pochi aspetti positivi, per evidenziare che da parte del vecchio sistema politico si cerca lo scontro piuttosto di una possibilità di dialogo. Monti ha fallito molto più pesantemente di quanto i quattro giornali di sostegno non abbiamo ancora scritto, anche il Tutor si è giocata la riconferma che all'inizio dell'avventura bocconiana era la trama del secondo tempo di un film dell'orrore istituzionale. Hanno portato il Paese allo sfascio, un governo di tecnici così scarsi era difficile metterli assieme, le uniche riforme realizzate riguardano lo scandaloso blocco delle pensioni e l'aumento di iva ed accise, il resto è stato abbandonato, voglio solo ricordare il bailamme sulle privatizzazioni, spending review e casta. Il risultato è stato la scomparsa del pidielle padronale e delle ambizioni di Casini, il vero inc..in questo giro di valzer. Auguro che il passaggio delle consegne dalla seconda alla terza classe di questa incompiuta repubblica di un paese mai unificato, si realizzi con modalità democratiche e pacifiche, in questo momento non ci giurerei. In altri tempi la gente si rifugiava nell'ambito religioso, la Chiesa fungeva da secolare riparo, oggi i corvi sono salutari uccellini, troppi misteri anche squallidi sono ancora semisconosciuti, chi usa la rete ha la possibilità di conoscere aspetti raccapriccianti con inviti ad outing ormai inevitabili. Beppe Grillo si sta assumendo compiti ed impegni che non si sarebbe mai aspettato ed augurato, fa paura a tutti. Chiedendo il permesso alla Banca che ha concesso i crediti a Masini, chiedo di atterrare ancora una volta su Rimini, è la pista che ci interessa, sembra che le cose si mettano al bello, è scoppiato il pidi consiliare, diviso tra amici di Melucci, contrari a Gnassi e Mattia Morolli che può sempre fare l'albergatore se non fosse un mestiere ormai desueto. C'è ancora qualcuno che pensa che lo spettacolo Lilli ed il.. Giovane sia stato occasionale, non voluto, cercato, spinto ed organizzato da un partito che sente le prossime elezioni come una prova vitale. Sono i vincitori delle ultime, avrebbero tutto l'interesse a porre fine all'agonia  di questi ministri inventati, invece mostrano un terrore fottuto, al povero Fassina lo hanno lapidato per avere speso parole piene di buon senso politico, mentre al Migliore permettono ancora d'aggirarsi nei servizi segreti e...parlare. Non mi sono iscritto in età veneranda nel settore dei pessimisti, però non vedo un fondamentale della nostra precaria economia che accenda risultati di speranza, nel contempo non ho ancora ascoltato un imprenditore che abbia rivolto un apprezzamento a questa Giunta. Come la mettiamo, siamo alla metà di giugno ed ancora si sbaloccano con le cifre del bilancio peggiore del dopoguerra, sono inadatti ed incapaci, non hanno rapporti con il territorio, solo le poche cinghie di trasmissione reggono ancora l'urto. Nessuno che abbia il coraggio d'affermare che il Giovane è stato uno sbaglio enorme e pericoloso, (Melucci aspettiamo il tuo outing), non certo dettato dal timore che potesse governare il rissoso Renzi. Qualcuno ricorda che deteniamo il record delle banche commissariate mentre sversamenti, elusione, evasione, abusivismo sono malattie endemiche, senza contare su un alito programmatico che possa concedere una visione migliore. Lo scambio di missive tra Sindaco e Capogruppo non hanno bisogno d'interpretazioni urbanistiche, contano sempre di non essere a Milano. Penso, senza girarci attorno, che Grillo rappresenti l'unica forma di alternativa che possa spingere ed accelerare il cambiamento, gli sbarramenti che si ergono in tutta fretta me lo confermano, hanno paura, paura, paura. Sono abituati alle solite forme d'opposizione, quelle riminesi le peggiori, non solo perchè da sempre conniventi ma nel momento di massima debolezza dell'Amministrazione sembrano in preda ad una erraniana paura di fare cadere il Giovane. Amici grillini, non muovetevi, non fiatate, fanno tutto da soli, vi avevo avvisato che sarebbero scoppiati, non pensavo che qualcuno ci ascoltasse, un pò lo meritiamo.