martedì 12 giugno 2012

In Fila


Se si mettono in fila alcuni aspetti di questo primo anno del sindaco Gnassi, si riesce a tracciare un quadro chiaro della sua politica che appare però assai poco confortante per i cittadini riminesi. Gnassi non convoca il Consiglio comunale, non da spazio ai suoi collaboratori ma non perde occasione per far bella mostra delle sue gesta. Finora ci sono state più foto scattate che delibere prodotte: eventi, premiazioni, cerimonie con fascia o senza, con giacca o sportivo, in bici o in tandem, con gli anziani o con i bambini; ogni giornata del leader deve essere immortalata e gli scatti divulgati al popolo (mi ricorda qualcuno). Notti rosa e ruote panoramiche rievocano tanto il panem et circenses dei romani, solo che qui il nostro caro sindaco non si accorge che il pane sta venendo meno e solo con i giochi non si va da nessuna parte. Almeno, i riminesi non vanno da nessuna parte. Già, perché Gnassi da qualche parte vuole andare. Come un moderno Nerone, sembra usare la sua città non per comporre un canto, ma per spiccare il volo verso Roma. Tutto fa pensare a questo e l’intervista con la Gruber ne da la certezza. Sarebbe però una bella presa in giro per quei riminesi che l’hanno votato. Vogliamo un sindaco e invece rischiamo di trovarci uno che non vede l’ora di far carriera usando Rimini come trampolino di lancio. Rimini va amministrata con impegno e competenza, come e più di qualsiasi altra città, visti i problemi accumulati negli anni; non può essere che chi la dovrebbe governare, dato che non ci riesce, tenta la comoda fuga verso Roma lasciando i problemi irrisolti. A riprova che la vecchia politica è un modo di pensare e non centra niente con l’età anagrafica." 


LC