venerdì 15 giugno 2012

L'Ingegno


Cresce la miseria, si aguzza l'ingegno, così scopri che gruppi di pensionati, ma anche famiglie associate organizzano ottimi pranzi e cene a costi abbordabili, un amico ci raccontava di un menù a base di pesce freschissimo che in un ristorante può costare anche cento euro, pagato 25. Il discorso ovviamente si allarga ad un universo infinito, scopri che molti lavoratori in contatto con imprese, fanno anche i rappresentanti di saponi o cose del genere, qualcun altro ti da il suo telefonino così se si rompe qualcosa puoi chiamarlo, paghi un terzo, stessa cosa se devi fare quella certa pratica. Un ingegnoso italico Ingegno che si allarga a macchia d'olio, trovi anche il neo licenziato disposto ad accompagnarti con la sua/ tua macchina, servizio valido specie per gli anziani, quando per una visita specialistica si devono recare in un'altra città. Se a tutti questi nuovi mestieri aggiungiamo le migliaia che lavorano nel campo dell'artigianato, nel sistema ricettivo, compresi i familiari impiegati a tempo pieno, siamo convinti che i numeri siano enormi. Dentro c'è di tutto: dall'avvocato in pensione che dirige l'albergo con la moglie, al sindacalista che lavora nella cucina del ristorante del figlio. A questo punto la domanda diventa fanno bene o fanno male? La prima considerazione è che salvo rari casi si tratta di pura sovravvivenza, magari per aiutare la famiglia del figlio o del nipote che non ha un lavoro, c'è da considerare che anche il consumatore trae benifici importanti, rimane uno stimolo ulteriore all'evasione ed elusione. Il sommerso con questa situazione tra l'ingegnoso ed il disperato è destinato ad aumentare, ad esempio per i prodotti a chilometro zero, decine di massaie hanno precorso i tempi comprando dal pensionato, uova, ortaggi ma anche polli e conigli scuoiati come dal macellaio. Hanno chiesto la sfiducia della Deaglio.