martedì 19 giugno 2012

Memorie

Piccari ha scritto le sue, anticipando i contenuti dell'ultimo libro. L'età, la sua perfetta conoscenza del mondo politico riminese dal 70 in poi e la mia invidiabile(?) frequentazione di quello amministrativo, sarebbero state però una grande occasione per una scrittura a due mani di una rivisitazione corretta di anni sui quali non è stato compiuto un'esame storico. Se Rimini nel duemila inoltrato riesce a portare a simbolo una ruota strappata a Riccione con bonus fiscali, sarebbe stato utile andarne a scoprire le ragioni. Nando sapeva tutto del Pci, anche quello che giustamente non ha scritto, dell'amministrare quasi niente, erano due cose antitetiche che all'epoca venivano spesso confuse con risultati disastrosi. Il duello con Cagnoni poteva essere svolto solo in un'arena già seppellita dalla storia, si trattava di scegliere il migliore sindaco, non ci dovevano essere dubbi, vinse Nando e fu un peccato per lui e per la Città. Da tempo inquadro quell'epoca come lo snodo per la successiva decadenza della Città, inarrestabile con alcuni personaggi che hanno funto da acceleratori con la loro insipienza e mediocrità, perfino il Quotidiano Gratuito si è accorto che una Ruota non fa Cartolina e definisce il Giovane un Art Director, chiedendosi come sarà il prossimo anno. Iniziate a riflettere se ci sarà un prossimo avvenire turistico, un albergatore ha affermato che senza l'evasione il suo mestiere è finito, ha mille ragioni. Da quanti anni viviamo in un immobilismo strategico? Abbiamo ancora in vigenza un Prg del 94, già definito sbagliato e vecchio dalla nascita, da allora è stato un incidere a colpi di varianti che oltre ad essere quasi sempre discutibili da ogni punto di vista, in quanto l'interesse pubblico che dovrebbe animarle sconfina facilmente in quelli privati identificabili. Tutte le grandi opere sono frutto di variazioni ad hoc, l'ultima impresa vocale di Gnassi chiamata Anello Verde per essere concretizzata con i tempi della ruota dovrebbe rappresentare una grande revisione di almeno dodici comparti di piano regolatore. Scrivere queste cose giornalisti rivieraschi è troppo difficile o cozza contro i committenti della pubblicità? Quello che appare non è frutto di avvenimenti del giorno prima, sono anni che stiamo scivolando, abbiamo un osservatorio pagato profumatamente che lancia messaggi volutamente sbagliati, di quanto sarà il calo di questa stagione durissima che si sovrappone agli altri? Siamo abbondantemente fuori mercato da tutti i punti di vista, fuori dall'euro turistico, salvati dai rubli a 19 euro a presenza. Le pensioncine accanto alla mia postazione scrivente sono vuote, da anni si riempiono a malapena nel fine settimana, il loro valore immobiliare si è azzerato, la speranza coltivata di poterle un giorno convertire in appartamenti è saltata. Le altre città confinanti sono messe leggermente meglio hanno operato riqualificazioni importanti, Gnassi è stato indicato da Melucci e da un partito che ricopre le più grosse responsabilità di questa situazione, assieme ad una mancata e connivente opposizione che deve sparire. Allora a chi ci dobbiamo rivolgere? Le due vie rimaste sono una rabbiosa astensione od una speranzosa croce a Cinque Stelle, questo Nando non lo potevi scrivere vero? L'ho fatto io, ciao e complimenti, rispetto a questi sei sempre cinque metri sopra.... via Clementini.