mercoledì 11 aprile 2018

Buona idea

Trovo molto buona l'idea di Marco Affronte, eurodeputato "fuoriuscito", ex 5s, ora di area "verde", in ordine al destino della spiaggia di piazzale R. Boschovich. La storica spiaggia libera diventata nel corso degli anni teatro di "eventi", sostantivo oggi in gran voga in linea con lo spirito dei tempi (tralascio la questione del bando, beach arena etc. perché non sufficientemente informato). Egli propone di farla restare una spiaggia libera e anzi connotarla maggiormente come tale, come ce ne sono in zona e all'estero, con pulizia, servizi etc. Nel concreto poi, parliamo di non tanto tempo addietro, essa era già così e lo è oggi, ma sembra ai miei occhi... "puntare" a essere qualcosa d'altro, che la si voglia mettere a rendita, ma non tutto è monetizzabile! Riccione es. ha uno spazio simile anche se di gestione non facilissima, come sanno i riccionesi perché tendono a stanzializzarvisi saccopelisti nonché i tanto vituperati "maghrebini" etc; ma vedo tuttavia che questa spiaggia icona di "mare libero" a Riccione, città vip e snob, resiste nel centralissimo piazzale Roma e convive con "eventi" che si fanno su un palco che non limita la spiaggia. E perché noi dovremmo monetizzare tutto (monetizzare con una Beach Arena") fino all'ultimo centimetro quadro di sabbia, oro giallo ancor più dell'oro blu, tanto da aver eroso negli ultimi anni le spiagge libere, cito il caso innominabile di Bellariva-Marebello ove una grande spiaggia libera è stata data in concessione a un circolo velico (a casa mia le barche stanno nelle darsene, nei porti, troppo furbi!, basta "conoscere"..."). E ora questa ex immensa spiaggia libera si è ridotta del 75% e ci hanno fatto un immobile: quella che era Pubblico è diventato Privato dei soci dei club. Non dico per me o per i riminesi ma ragazzi stranieri specie, sono abituati a spiagge c.d. "libere", ne è pieno il mondo solo qui ogni cm quadro viene messo a rendita, vendesi ombra! C'è la Ruota, ci sono i locali, è già saturo di attività "leisure", una prosaica spiaggia libera bilancerebbe in nome di "i soldi non sono tutto". Inoltre queste strutture tendono (palchi, arene etc.) tendono a essere invasive, prima il 20% e poi finiscono col mangiarsi tutta la spiaggia. Quest'area, storicamente "la spiaggia libera", frequentata per altro più che in passato, non dai riminesi cittadini ma da quelli dell'entroterra, dovrebbe quindi rimanere tale come propone Affronte (per me già la casetta dei matrimoni per 25 uno ogni due settimane pochini direi, a me puzza di volerci mettere le mani sopra); certo, Rimini vive molto di turismo ma diciamo così quella rappresenterebbe una specie di eccezione alla regola che a Rimini non solo il mare ma la stessa spiaggia è un business a differenza dell'estero dove perlopiù sono libere o gestite da hotel e villaggi (tralasciando poi la questione della norma regionale "aggirata" sulla presenza di spiagge libere in percentuale). Le ragioni della spiaggia a pagamento in Italia sono storiche e attengono la nascita del turismo balneare che immediatamente prende quella strada: noi teniamo pulito, tu paghi, sostanzialmente. Es., lo stesso Beky Bay di Igea Marina (fuori Comune) nasce "alle spalle", invadendo una ex spiaggia libera frequentatissima che pian piano "fagocita": arrivano i privati e fanno business pagando in contanti il Pubblico per privatizzare quello che era pubblico. Non voglio dire rimanere alle spiagge libere, non è la nostra natura turistica, verso Ravenna come... in California ce ne sono a km o addirittura centinaia di km, ma qualcuna, per chi si trovi qui e decida di non incasellarsi nell'ombra venduta penso potrebbe rimanere, se ha resistito a Riccione poi, è tutto un dire. Per gli eventi ci sono tanti spazi si utilizzino quelli. In foto Biarritz, Francia.
 S. A.