lunedì 30 aprile 2018

Come finirà?

Nessuno sa come finirà la vicenda legata ai camminamenti sul ponte di Tiberio, alla passerella costruenda dato che ci sono esposti e una forte opposizione ancora in atto verso queste opere da parte di un gruppuscolo di agguerriti neo-borghigiani che ivi abitano guidati dall'ex deputato Grassi che ha militato nello stesso partito di Gnassi e il cui figliuolo, strana la vita, sarebbe dovuto essere candidato a sindaco per i 5 Stelle contro Gnassi pur non essendo del movimento 5 Stelle e di cui non si è saputo politicamente più nulla, di questa folgorazione per il partito di Grilllo intendo. Apro e chiudo parentesi: credo che sia sbagliata la legge che consente di consegnare per un tempo lunghissimo, 10 anni, più del settennato del Presidente della Repubblica, una città ad una persona: un sindaco dovrebbe durare 2-3 anni, non di più (fatti salvi casi di personaggi dalle doti eccezionali ma non sembra il caso), altrimenti diventa un Tiranno, nel senso originario del vocabolo, ed infatti noi oggi ci troviamo con una città totalmente "gnassizzata" esattamente secondo la testa del sindaco che ha con le norme attuali molti poteri e ogni cosa che ha voluto egli l'ha fatta anche quando la pubblica opinione o esperti o persone in buona fede erano fermamente contrarie. Lo stesso per il Ponte, il ballatoio, la passerella costruenda la "Piazza sull'acqua" che a guardarla bene altro non è che una strada pedonale e ciclabile molto grande che collega la città al borgo, un raddoppio del Ponte essendo questo condiviso da bici e pedoni con auto. Le due fazioni, i borghigiani-intellettuali capeggiati da Grassi, e Gnassi non s'incontreranno mai come idee in quanto loro abitando ivi e vorrebbero anche comprensibilmente meno gente possibile fra le scatole mentre Gnassi passa metà del suo tempo a studiare come riempire il borgo di gente (se qualcuno conosce la ragione di questo si faccia avanti...). Questo gruppetto comunque è molto agguerrito come detto, discretamente "introdotto" sulla scena culturale locale e italiana, può contare su appoggi di prestigio etc., vedremo come finirà, per ora hanno (al "decisionismo" gnassiamo) procurato parecchie grane con esposti, ispezioni etc. Personalmente credo che il ponte sia sopravvalutato come "monumento", es. in Ispagna ne esiste uno simile 10 volte più lungo che nessuno o quasi si caga (a Merida), pressapoco coevo del nostro, ma non c'è tutto questo battage attorno come stessimo parlando dell'Isola di Pasqua e non di una delle mille testimonianze del passato romano d'Europa sparse per tutta Europa. Uno scorcio suggestivo, il canale, l'antico piccolo ponte, niente di più. Ci fossero stati quattrini lo avrebbero rifatto 500 anni fa. E invece ce lo troviamo che è rimasto incastrato lì, croce per la viabilità, delizia per lo sguardo, e nessuno che abbia mai preso la decisione di doppiarlo. S'è fatto il Teatro, s'è sistemata malamente la Rocca, il Fulgor... quello deve rimanere carrabile: mistero! La gente apprezza tuttavia l'orrendo ballatoio perché si evita di allungare la strada andando giù nella zona Ducale, non credo sia interessata a vedere 'sto benedetto ponte visto migliaia di volte che non è la Cappella degli Scorvegni checché se ne dica, è... un ponte, elemento funzionale. Sommessamente e senza voler essere screanzato in quanto appoggio in pieno le critiche, affermo che vi è anche una componente anagrafica (e naturalmente di legittima difesa della propria quiete), pur secondaria: chi ha raggiunto una certa età, scontato comunque che ci troviamo di fronte a un obbrobrio inqualificabile ma soprattutto ingiustificato, è portato a rifuggire le novità. La vera sfida sarebbe stata affrontare la questione della foce, del ponte, del parco, del canale etc. e non limitarsi ai quella minuscola area 
(in foto il ponte romano di 700 metri, I sec. a Merida, Spagna). 
S.A.