sabato 7 aprile 2018

Non vi leggono più

Gli esiti elettorali hanno fatto "scoppiare" la stampa di regime. Non era mai successo nemmeno ai tempi della Dc che i media si schierassero tutti con Renzi. Le tre reti Rai divise (una volta) tra democristiani, socialisti e comunisti sono confluite sul Pd che li conteneva tutti. Anche la grande stampa usciva con titoli concordati, con la lodevole eccezione del Fatto. Travaglio e Scanzi lavorano però per conto loro, usano il movimento per diventare star della comunicazione. Il carro di Tespi della politica che si muove di continuo, viene usato da tanti, i posti sono inesauribili, tanto comanda uno che non vale come gli altri. Di Maio sembra interpretare il ruolo del "candidato" con naturalezza, non conosco lo spin doctor che sta alle sue spalle, ma sta usando benissimo il dono elettorale. Tutti lo cercano, lo vogliono, l'impressione che si ricava è che alla fine il movimento abbia molto da perdere nella formazione di un governo. Avremo però ministri da metropolitana. La combinazione migliore sarebbe con la Lega, se Salvini si potesse smarcare. Le altre sono pericolose, in particolare quella immonda con il Pd. La trovata del "Contratto" è meravigliosa, un governo con i voucher. Lanciare l'esca alla destra e stanare quella che scherzosamente viene definita sinistra è un modo elegante per fare passare il tempo e lasciare il famoso cerino nelle mani di Mattarella. Sono curioso di vedere cosa riuscirà a proporre il più silenzioso dei presidenti. Non deciderà lui, la Merkel e Macron stanno compilando le istruzioni.