mercoledì 27 febbraio 2019

CS Fabio Traversi

I promotori Grechi Danilo Prioli Filippo Traversi Fabio Tarducci Massimo

Presidente della Camera dei Deputati On. Roberto Fico Camera_protcentrale@certcamera.it Presidente del Senato On. Maria Elisabetta Alberti Casellati amministrazione@pec.senato.it p.c. Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Protocollo.centrale@pec.quirinale.it Al Sindaco del Comune di Sassofeltrio Bruno Ciucci Comune.sassofeltrio@emarche.it Al Presidente degli Affari Costituzionali On. Giuseppe Brescia brescia_g@camera.it Al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli luca.ceriscioli@regione.marche.it Al Presidente della Regione Emilia Romagna segreteriapresidente@regione.emilia-romagna.it Sassofeltrio 
li 25 febbraio 2019 Oggetto: petizione contraria al passaggio di regione del Comune di Sassofeltrio Con la presente siamo a richiedere incontro formale con il Presidente della Camera. Illustrissimi rappresentanti delle istituzioni, vi inviamo una raccolta di firme fatta in pochissimi giorni, per farvi prendere coscienza vera della volontà di questa cittadinanza, che nonostante il referendum svoltosi il 24-25 giugno 2007, ora, a distanza di molti anni, esprime il proprio dissenso al distacco dalla Regione Marche e contestuale passaggio alla Regione Emilia Romagna. La raccolta firme non è terminata, sarà nostra cura inviare quanto prima le restanti. Si rappresenta che: In questo lasso di tempo la cittadinanza ha cambiato opinione: nel referendum ci furono meno di 100 voti per il no ed ora abbiamo già raccolto più di 450 firme di cittadini contrari al passaggio. Per quanto riguarda la sanità i nostri concittadini possono già usufruire delle strutture sanitarie della regione Emilia Romagna (principalmente nella provincia di Rimini) come evidenziato dai promotori del referendum, inoltre la Regione Marche si è attivata ponendo a cinque Km (nel comune di Mercatino Conca) un punto di partenza delle ambulanze, cruccio principale del referendum. Per quanto riguarda il problema scolastico, non è un problema, in quanto i nostri ragazzi già usufruiscono senza difficoltà delle scuole romagnole, come indicato dai promotori del referendum, non può considerarsi il passaggio ad un’altra regione come obbiettivo per migliorare il servizio scolastico. Come ultimo punto del referendum si parlava di un fattore economico lavorativo, non pensiamo che l’eventuale passaggio di regione possa migliorare l’attività lavorativa, in quanto già adesso, come per le scuole, nulla osta al poter lavorare fuori regione (compresa la confinante Repubblica di San Marino). In questo lasso di tempo la popolazione ha preso coscienza delle problematiche riscontrate nel passaggio dei comuni della Val Marecchia (Novafeltria, Pennabilli, San Leo ecc.). I cittadini quindi non chiedono il passaggio di regione, ma: migliorare e incrementare il servizio sanitario, in quanto penalizzati dal fatto di essere zona di confine tra le due regioni e lontani dai centri ospedalieri. Per questo vi chiediamo di ascoltare la volontà dei cittadini e bloccare l’iter legislativo in corso. Fiduciosi di un benevolo riscontro anticipatamente ringraziamo.