lunedì 25 febbraio 2019

Giannini

Giannini Misano sindaco con la passione condivisibile per le belle donne (credo, prendetelo col beneficio d'inventario) e le moto dice ok al nuovo Store Despar nella cittadina che egli amministra sancendo per la miliardersima volta che le Romagne sono terra di conquista per la Grande Distribuzione, nessuno è al sicuro da Sillaro al Tavollo più che altrove ove si pone resistenza alla voracità del Grande Capitale Apolide come direbbero Blondet o Chiesa (D. è un marchio Olandese con tante articolazioni e con nomi diversi). Giannini dice anche "non c'entro", è cosa vecchia deliberata prima che fossi sindaco. Poi: sù, non esageriamo, appena 1000 mq, "che mal ti fo" sono soltanto l'equivalente di una ventina di piccoli negozi e darà lavoro a ben 50 cristi, rigorosamente vestiti uguali, che a me ricordano tanto gli operai, dunque sembrerebbe fenomeno in atto da 25 anni almeno la forma più antica di Terziario, il commercio, diventa Secondario, industria: uno o più padroni, tanti dipendenti nella ex rossa ER più che altrove. Di più. siccome le tasse che si pagano "non abbastano mai" e siccome lì a Misano fra via Grotta e via del Mare ove arriva Despar per chi conosce il luogo (e il sottoscritto lo conosce essendo misanese da tante generazione non mi ricordo ma parecchie ci potete scommettere), serviva giusto giusto una rotonda e il privato sborsa la bellezza di 300mla euro ("ci ha già dato i soldi" dice entusiasta Giannini) per la rotonda anche se a me sembra onestamente strano che in un incrocio così minuscolo occorra una cifra così alta per fare una rotonda che se ci si pensa altro non è che un cordolo di forma circolare e che poi servirà più che altro al nuovo Despar dunque che ci guadagni si può vendere l'anima al diavolo per una rotonda, due panchine quello che è se già i cittadini pagano già tasse proprio per queste cose e non solo? Ebbene, Misano per certi versi a me ricorda in zona Valverde di Cesenatico in quanto sono rimaste molte aree verdi e non costruite per questo afferma l'Avvocato Giannini, si farà un immobile per la Despar a norma di legge in un'area che era rimasta... "libera" fra il ristorante giapponese e una pizzeria.: e vuoi lasciarla libera, sarebbe un peccato! Si afferma inoltre che il Comune non aveva strumenti di legge per impedire l'insediamento di questa struttura essendo solo di 1000 mq. Io questo non lo so tuttavia so che il Comune è vincolato mi sembra di ricordare genericamente a uno sviluppo armonico del territorio che metta davanti a tutto l'interesse della collettività ora non rammento bene, comunque sia di questa rotonda su una minuscola strada che si inserisce sulla statale 16 già si parlava nel 2017 quindi a mio parere qualcosa bolliva in pentola da tempo, si trattava solo di stabilire il nome del marchio che sarebbe arrivato. Del resto la piccola Misano è piuttosto famigerata diciamo per strutture GDO non esistendo praticamente il commercio al dettaglio salvo qualche insignificante numericamente struttura a mare, non è un caso che l'antesignano di tutti i centri commerciali sia nato ivi: la buonanima del grandissimo "O" Oliviero, RIP. Ma Rimini ha fatto scuola con le ciclabili per impedirti di parcheggiare e tutti gli altri espedienti che si usano ai miei occhi come rotonde per eliminare gli incroci ove si insediano attività di commercio tipicamente, la persecuzione dei dettaglianti, le ztl, l'eliminazione dei parcheggi, l'isolamento del cento dal TPL etc. Quindi in sintesi io credo che Misano se avessse voluto proprio una rotonda che non stava nei panni per averla avrebbe potuto farla con le tasse dei misanesi o chiedere a Anas senza vendersi l'anima al Despar per un prato circolare circondato da un cordolo che dovrebbe cambiare la viabilità da così a così e dobbiamo solo ringrazire Despar Noi Misanesi che ci porta anche 50 posti di lavoro.
 (in foto vedesi Giannini di fronte alla propria moto con una fan, una collega di partito... una nipote o non so)
 M.S.