domenica 10 febbraio 2019

Mio parere

Mio parere il Prof Giovanni Rimondini ha dimostrato non insignificante coraggio "esternando" su un giornale locale la propria posizione sul valore dei resti dell'anfiteatro. E del resto che fosse uomo coraggioso è cosa ben nota ed in tal senso mi piace raccontare un anedoto per introdurre il tema. Ebbene, personaggio noto a Rimini, massimo esperto di storia locale sebbene non nativo ma di origini sarde mi pare, da giovane insegnava di fianco all'aula dove io ero discente e dunque lo conoscevo di vista. Chi lo frequenta sa che egli ama molto il mare, essendo poi isolano non c'è da stupirsi. Allora venendo all'aneddoto sul suo sprezzo del pericolo, in quegli anni da studente io lo vedevo sovente in ispiaggia a farsi salutari nuotate. Ed una volta una bimba cadde da una scogliera fra i flutti e Rimondini, che assistette alla scena, non ci pensò due volte a lasciare la turista che stava corteggiando e, mettendo a repentaglio la propria vita, a gettarsi in mare e riportare la piccinina sana e salva fra le materne braccia: questo è l'uomo, per dire! Il fatto finì anche sul giornale a livello nazionale. Non stupisce dunque la sua coraggiosa presa di posizione sull'anfiteatro, voce sola voce contro fra gli studiosi che si interessano di storia riminese in modo più o meno competente, diciamo una dozzina di persone forse meno, che non hanno mai detto mezza parola sul valore che hanno le vestigia dell'unico anfiteatro romano in Regione. Tanti avrebbero potuto dire quello che Il Professore ha scritto giorni addietro, ossia che l'Anfiteatro rappresenta la terza "gamba" testimoniale del passato di Ariminum assieme al ponte sul Marecchia e all'arco trionfale fatti realizzare da Ottaviano Augusto primo imperatore di Roma, quando la cittadina era molto importante sotto il profilo militare per la politica espansionistica di Roma come cerniera fra nord e sud d'Italia: unico passaggio terrestre a livello del mare poco più fra le due italie (sempre che in epoca più remota non ci fosse come io credo un passaggio a mare ai piedi del San Bartolo); e lo fu poi per molti secoli diciamo pure 20 secoli se è vero come è vero che gli alleati hanno sfondato il fronte qui: entrare a Rimini significa avere accesso al nord Italia e viceversa. Tornando a Rimondini e al suo "outing": ha detto quello che nessuno ha osato dire perché ti rendi inviso alla maggioranza e storici locali più o meno sedicenti li accontenti con il Sigismondo d'Oro... con la Sala del Giudizio per presentare il loro ultimo libro... con una consulenza, con l'inserimento in una commissione, questo è! Tiepida, certo è stata tiepida la filippica del Professore, nel senso che non ha detto a chiare lettere visto che parliamo di Roma: "Oh, ma siete proprio de coccio! Ve ne dovete d'anna' ve dovete da spostà!", riferito agli integralisti del Ceis che tramite un giornale on line del PD e non solo continuano a raccontare la storiella che occorrerebbe salvaguardare il Ceis perché esso sarebbe una grande esperienza pedagogica, che la Zoebeli dovrebbe finire sulle banconote come ci finì Maria Montessori e che l'Asilo Svizzero è paragonabile anzi più importante dell'esperienza di Jasnaja Poljana e le casupole sono messe in modo... "pedagogico" e tutto il repertorio del Partito del Ceis per non procedere allo spostamento magnificandolo oltre ogni limite fino a cadere nel ridicolo per perorare la causa di mantenere una scuola su un sito archeologico. Quindi per concludere seriamente finalmente una voce autorevole, anzi autorevolissima, ha scritto nero su bianco che l'Anfiteatro deve essere recuperato: onore al merito e un minuto di vergogna per quanti hanno taciuto e avrebbero potuto e do-vu-to dire lo stesso. In fine: tutto ciò mentre la Giunta boccia (giovedì) la proposta di Frisoni - Patto Civico di far uscire il Comune dal cda del Ceis dimostrando ai miei occhi che concretamente non vi è nessuna volontà di agevolare e promuovere lo spostamento di detta pedagogica struttura da dove essa è al di là delle dichiarazioni d'intento si cincischia, si prende tempo, si aspettano tempi migliori... chissà, un cambio di maggioranza di governo che renda meno riottosi e determinati quanti dell'opposizione stanno cercando di ottenere la liberazione dell'area archeologica.
 In foto si noti... "l'apertura" ai restanti bimbi riminesi da parte dell'Asilo Svizzero.
 A. S.