domenica 24 febbraio 2019

Dura Lex???

Un semplice muro "permette" la chiusura dello storico Aquarium riminese, inserito d'autorità nella folta schiera degli immobili abbandonati o incompiuti. La questura del mare. E' iniziata una battaglia a colpi di provvedimenti, apparentemente corretti, scelti però dalla piattaforma sindacale. Dura lex? Giustissima, ma applicata e valida per tutti. Sarebbe la seconda demolizione cittadina dopo i bombardamenti. Nei pochi progetti "gestiti" dall'amministrazione, le ragioni diventano impalpabili, incomprensibili. Cito ancora il Psbo; con una normale delibera vengono consegnati lavori milionari che si protraggono nel tempo come cattedrali della merda, ma senza fine. Il caso emblematico è la questura in via Bassi. Secondo le regole urbanistiche il manufatto andrebbe demolito in quanto nato con la "specifica" destinazione (chicchiana) Questura. Per favorire la vendita sarebbe utile che il comune, invece di sbraitare alla luna governativa, compilasse una variante con le nuove destinazioni, evitando sospetti dopo l'eventuale alienazione. Ma la novità con i "calzetti" si chiama condhotel. Prima che i resti regionali del Pd se ne vadano, sapremo per chi è stata congegnata questa schifezza urbanistica. Un delitto contro quel poco di turismo che ancora ci accompagna. La Rinaldis ha già pensato ad un'adunata di albergatori sotto Palazzo Garampi. Salutano il sindaco. La Murri sembra la destinataria del provvedimento. Un compimento a distanza di quasi vent'anni di antiche promesse? La colonia più chiacchierata di Rimini. Inoltre non va dimenticato il "bonus" concesso di 200 appartamenti nell'area ex lavaggio che fa parte della stessa variante urbanistica. Chiudo con il ricordo della vendita delle reti gas. alla modestissima cifra di 5 milioni, tutti giustamente dirottati nel Borgo..Fortunato. Le reti a noi rendevano 3 milioni d'affitto annuo. 
PS Foto: Attilio...Regolo