mercoledì 3 aprile 2019

Bagnini

I concessionari (da sempre) dei pregiati pezzi di sabbia riminese, sono circa 250, oltre ad una ottantina di chioschisti diventati l'ombelico della spiaggia. Chi è nato sul mare o nelle saline di Cervia, sotto un bombardamento alleato, conosce la storia del nostro arenile. Le tende sostenute dai picchetti venivano girate con il sole, poi l'arrivo degli ombrelloni e le brandine e milioni, milioni, milioni di presenze senza bugie sindacali. Il motto "du vot chi vaga" dovrebbe essere murato su Palazzo Garampi che ha scelto invece come immagine un Borgo, rendendolo fortunato e condonato. Fare il bagnino è sempre stato il mestiere più invidiato. Le ragioni sono comprensibili, anche se abiti a S.Ermete. Lavorare (?) quattro mesi (una volta) e riuscire a mantenere degnamente la famiglia e nello stesso tempo, mattone su mattone costruire un apprezzabile patrimonio immobiliare, era una fortuna per pochi. Costruire la pensione o l'albergo, ti costringeva a rischiare indebitamenti pericolosi. Una zona era l'investimento migliore. Il misero capitale rendeva/rende magnificamente. Sarebbe interessante però raccontare i passaggi politici dei nostri bagnini. Sono sempre stati governativi, scegliendo però un "partitino" che li doveva servire al meglio. I repubblicani di Spadolini sono stati per decenni il loro punto di riferimento. A Rimini il Pri eleggeva (sempre) due consiglieri. Uno era il loro ragionere. Dell'Omo, amico e brava persona. I comunisti hanno sempre avuto conla categoria un rapporto altalenante se non contrario. Molti erano per "nazionalizzare" anche l'arenile. Altri (io) per organizzarlo e sistemarlo al meglio ma la gestione doveva rimanere privata. Al contrario per Amir e Amia avevo un'idea assolutamente contraria. I presupposti di Hera non erano questi. Abbiamo regalato acqua e rifiuti. Il gas merita un capitolo a parte. Faccio una salto temporale necessario altrimenti l'articolo diventa un comunicato di Gnassi. Arriviamo alla Direttiva Bolkestein. Un caposaldo dell'Europa di Zerbini, va bene per tutti, ma i bagnini non si devono toccare. Perfino un partito che si richiama (ironicamente) ai valori della sinistra è caduto nel tranello. Non tutti però. Anche gli altri per ignoranza o complicità lo hanno seguito. La Lega adotta sempre la scorciatoia per i problemi. Ha ingaggiato la..bagnina per eccellenza. Una delle spiagge più remunerate del pianeta sabbioso. Credo, sono sicuro, che ci sia anche una sottovalutazione del problema. L'arenile è rimasta l'unica area su è possibile sperimentare innovazione. La proroga che ci faranno pagare con gli interessi (giusto) è una trovata meschina ed elettorale. Passi Croatti ma che nessuno del Pd, iniziando dal Sindaco, abbia il coraggio di esprimersi al riguardo è scandaloso. Termino. I giornali del regime in decadenza, titolano che le zone oggi hanno subito alla borsa riminese, un calo del 50%. Lo scrivete adesso che i bagnini stanno cessando il servizio di salvataggio elettorale per Gnassi? Gli importi delle concessioni demaniali per quanto scandalosamente bassi rispetto a quelle pertinenziali sono il classico specchietto per le allodole giornalistiche. Il codice della navigazione lo dice da sempre. La sabbia demaniale è un bene pubblico. La devi assegnare con un bando a chi propone, non tanto il prezzo migliore, ma il progetto più confacente all'interesse dei cittadini. La futura spiaggia deve essere la nostra bussola. Abbiamo solo quella, assieme però al Teatro e ..Trc.