martedì 16 aprile 2019

Unibo

#Argomento tabù, ora Unibo si prende anche i resti di Palazzo Lettimi ( Maschi Marcheselli Lettimi) per farci uno studentato; si era accesa una discussione con voci contrarie mesi fa ma fu poi sopita. E tutti plaudono ai 5 mln ministeriali di spesa se arriveranno non si sa ma chiedo: vi è necessità di una spesa così ingente per uno studentato e di più di una sede così centralissima e di più ancora sulle vestigia di un antico palazzo che qualche studioso vorrebbe sia stato progettato dal Bramante (dato che è circolato poco nel dibattito), anche se ne resta pochissimo e probabilmente non vi sono evidenze a conforto di tale ipotesi, e che giace sui resti dell'unico teatro romano esistente a Rimini e che essi sono ancora visibili? Un palazzo sul quale era stato indetto un concorso addirittura di recupero e inserito nel famigerato piano strategico con tutt'altra funzione? Chiedo: ma lo studente fuorisede è o almeno dovrebbe essere "rustico" per definzione ed a Rimini necessita di una sede così prestigiosa non è forse uno spreco non si si sarebbe potuto utilizzare o costruire un immobile decentrato con poche centinaia di migliaia d'euro? Devo inoltre far notare che Unibo si sta sviluppando in maniera tentacolare attenzione non tanto sui corsi purtroppo ma sulle aree e sugli immobili senza che i riminesi sappiano a chi va poi la proprietà di questi o possano aver voce in capitolo ci siamo consegnati anima e core all'ipertrofico, bulimico, mai pago ateneo che se potesse si espanderebbe fino a Machu Picchu (visto che ha una sede in Argentina...). Ripeto ancora una volta che Bologna fa i propri interessi prima il dente poi il parente a Rimini corsi scarsi (pur riconoscendo qualche "eccellenza" che pure c'è) nessun corso di primo piano ed è esattamente come come 300 anni fa quando per "addottorarti" in medicina dovevi andare a Bologna o Padova, non "mollano" i corsi migliori, l'ateneo riminese non si svilupperà mai se ad Urbino danno lauree in Legge, Medicina, Biologia che a Rimini giammai avremo e ci potreste scommetere. Io sono sempre stato dell'avviso che sia stato sbagliato imboccare questa strada senza ritorno di sposare l'Alma Mater come ama chiamarsi in quanto la cosa non ha senso ossia che si sia espansa in Romagna, che un'intera regione storica e geografica non abbia un ateneo proprio mentre esempio Modena che dista 20 minuti da Bologna non ha subito l'egemonia bolognese né nessun'altra città se è vero come è vero che sopravvive la Tuscia con 7000 studenti. Di più Bologna si fa vanto di essere il II ateneo come numero di studenti, a parte la discutibilità del valore di questo primato esso è possibile solo perché le città romagnole per cause di partito e politiche non hanno potuto far nascere università a partire della nascita della Regione 1970 altrimenti sarebbe al pari di Firenze, Pisa etc. come numero di iscritti esclusa le città romagnole. Credo personalmente che le sole condizioni per non far nascere un ateneo autonomo in Romagna (o altre opzioni che non prevedano Bologna) ove ci si possa laureare in Medicina, Agraria, Lettere etc.etc.etc., come ovunque ormai e non in... "Scienze dei cerchioni e degli pneumatici della bicicletta..." le sole condizioni accettabili siano che si faccia un ateno unico che si potrebbe chiamare "di Bologna e della Romagna" per esempio, e che i corsi importanti siano distribuiti su tutte le città non soltanto Bologna e che non si rimanga allo stato larvale di "Campus"... in California c'è un'università che si chiama "della California" non "di Sacramento" e non c'è il "campus" di San Diego ma l'Università della California "a" San San Diego, che è altra cosa. Faccio anche notare che per ovvie e comprensibili ragioni di carattere economico sull'indotto Bologna privilegerà sempre sé stessa e mai cederà corsi di laurea che porterebbero fiumane di studenti a Rimini e non qualche migliaio; riflessione complessa ma così non ci siamo per me. Ricordo infine che ante-Regione la laurea si prendeva a Milano, Roma, Urbino al limite, dopo, solo dopo diventiamo una dépendence Bolognese sull'istruzione superiore come su tutto il resto e ciò non solo ma anche per via partititica e segnatamente di UN preciso partito.
AA