In questi ultimi giorni nelle città limitrofe si sta lavorando per cercare di arginare le problematiche, sempre più
incombenti, che ruotano attorno al piccolo commercio di vicinato delle nostre città.
Rimini sta mettendo in campo diverse iniziative volte al sostegno del commercio in centro storico.
Partirà una rinegoziazione degli affitti dei negozi, un uso alternativo dei locali sfitti in modo che rendano
animato il percorso dello shopping, una attenzione alle nuove imprese che intendono avviare una attività
commerciale ma nel contempo un aiuto per quelle storiche che magari hanno difficoltà a continuare la loro
storia commerciale.
Cesena ha appena pubblicato l'avvio di contributi a fondo perduto per le imprese commerciali al fine di
valorizzare le attività artigianali e di vicinato del centro storico per la sua valorizzazione ma anche a sostegno
dello sviluppo occupazionale.
Riccione sta organizzando un'iniziativa che coinvolgerà proprietari di negozi e commercianti per elaborare
proposte volte al rilancio delle zone commerciali di pregio proponendo anche un nuovo arredo urbano.
Santarcangelo si appresta alla tornata elettorale delle amministrative e mentre le forze politiche stanno
elaborando i loro programmi, ancora non noti, Confesercenti chiede ai prossimi amministratori di mettere
in campo tutte le azioni possibili per la tutela e salvaguardia del commercio agendo alla pari degli
amministratori dei Comuni a noi vicini.
La nostra associazione è convinta che una rete commerciale come quella Santarcangiolese fatta di
piccole attività sia un patrimonio della città, un valore di autenticità e qualità della vita da tutelare.
Pensiamo sempre che la strada da seguire sia quella di scoraggiare l'apertura di grandi negozi e catene per
salvaguardare i nostri piccoli negozi a conduzione famigliare, sopratutto quelli alimentari per l'importanza del
servizio che rendono ai residenti, attuando politiche di riduzione dei canoni d’affitto.
Inoltre si richiedono interventi per migliorare la viabilità e quindi il sistema parcheggi, un’attenzione ai mercati
ambulanti quali momenti vivi e socializzanti della città ed un contrasto all’abusivismo con un maggior controllo
quale garanzia per evitare situazioni di concorrenza sleale, come la problematica dei circoli segnalata da
Confesecenti già dai primi mesi del 2017.
I numeri del bilancio 2015-2017 del Comune di Santarcangelo indicano una percentuale di spesa dello 0.1%
per lo sviluppo economico e competitività ed una spesa del 0.5% per il settore del turismo.
Confesercenti trova insufficiente destinare solo lo 0.6% del bilancio comunale ad un comparto così
importante che, come evidenziato da un nostro recente sondaggio, offre lavoro ad oltre 700 persone solo in
centro e contribuisce ad animare, promuovere e mantenere attraente, viva e sicura la nostra città.
I commercianti, e gli esercenti in questi anni hanno dimostrato una notevole reazione, organizzandosi in Città
Viva, sostenuta dalla nostra associazione, progettando iniziative e partecipando anche alle tante che si
tengono in città, offrendo sempre collaborazione, sostegno e contributo economico, quindi facendo la loro
parte, ma non possono essere lasciati soli.
Santarcangelo di Romagna,08 aprile 2019
Via Montevecchi 17– 47822 SANTARCANGELO DI ROMAGNA -RN-