domenica 14 aprile 2019

Zio Maurizio

Era prevedibile che il reality Trc contasse almeno una decina di puntate giornalistiche. Il Carlino è padrone del format. Lo sceneggiatore è un giornalista, sembra giovane e forse all'oscuro delle puntate precedenti. Ha intervistato l'assessore alla mobilità con muro, Dott.ssa Frisoni, nipote di Zio Maurizio, meglio conosciuto come Melucci. Le due cose sono assolutamente legate. Senza la potente assicurazione, la dottoressa, con curricum rispettabile, avrebbe svolto un lavoro diverso. Con l'amministrare non c'entra niente. Altra stoffa il compagno Melucci. Nella risposta programmata, all'onorevole Raffaelli, si lascia andare a frecciatine da quartiere desolato. La Raffaelli, grazie al suo diploma di bagnina, "rema" contro il territorio, chiedendo a "mistero" Toninelli una analisi dei costi e benefici della stupida opera realizzata. Il buco in Via Lamarmora al confronto sarebbe opera leonardesca. La Frisoni, dotata di una verde anagrafe, non ricorda che il Trc è stato quasi ultimato per paura di rispondere dei venti milioni spesi in passato, senza farlo. Nel partito i favorevoli erano solo quelli sicuri di essere chiamati in giudizio. Opera inutile ma soprattutto costosa da gestire. Per disperazione da voto prossimo, il suo parttio coincidente con la corrente di Gnassi, vuole moltiplicare i pani e i progetti portandolo fino alla Fiera, sempre più di Cagnoni. Una follia, se possibile anche più stupida. Avete contato quante sono le manifestazioni che andrebbero a sostenere questa stronzata? Gli alberghi di Riccione ricevono un piccolisimo contributo dalla Fiera. La costruzione del Palas ha però sistemato le cose. Abbiamo la fortuna che sono in scadenza accelerata. Chiuderanno senza rimpianti. Sono riusciti nell'intento di desertificare il Centro, come volevano gli azionisti di riferimento. Il resto è coreografia spicciola e fumo negli occhi. Sapete come votare.