venerdì 26 aprile 2019

No Tax Area

Sono ridicole le linee guida della c.d. no tax area approvate dalla Giunta Rimini per il 2019 e del resto anche negli anni precedenti queste iniziative a sostegno del commercio nel centro storico e nei borghi non hanno avuto né effetto né gradimento. Con un ditino si dà, con due grosse mani si toglie. Queste misure risibili che hanno solo lo scopo fasullo di mostrare (a furor di popolo ormai)) che la Giunta sostiene il commercio e avversa la desertificazione in atto del centro storico sono la proverbiale foglia di fico. La prima ragione è che NON agiscono sulle CAUSE che hanno generato il fenomeno: e del resto come puoi agire sulle cause se queste le hai provocate tu, sarebbe un controsenso se fossero vere letture dietrologiche che personalmente considero farneticazioni ma che riporto e che vorrebbero che ci sia stato un disegno preciso in atto dalla fine del I decennio del nuovo millennio che si è inasprito con le due giunte guidate da Gnassi volto a eliminare ogni forma di commercio che non si faccia in luoghi deputati ossia supermercati e centri commerciali. Impossibile in poche righe parlare di tutto ed impossibile parlare di un'azione che si dipana per circa 15 anni che ha annientato il centro, soltanto poche considerazioni dunque leggendo queste ridicole misure. Primo: il commercio non soffre solo nel centro e nei borghi ma OVUNQUE, anche in periferia hanno chiuso piccole attività storiche CENTINAIA causa massiva presenza di supermercati, "obi vari", centri commerciali etc. E che stupidata è mai tentare di "salvare" le edicole facendone punti digitali per... rilasciare certificati anagrafici? Una cosa assurda, o no? E sgravare di imposte quel proprietario di immobile che lascia l'immobile sfitto e lo dà gratuitamente ad attività del III settore... e cosa facciamo qualcosa tipo Città della Gioia?? Tanto altro ci sarebbe da dire, comunque: per contrastare un fenomeno devi agire sulle CAUSE e questo NON si fa in questi provvedimenti placebo che non serviranno come non sono serviti quelli degli anni precedenti. Le cause sono la massiva presenza di supermercati d'ogni sorta; l'assenza di parcheggi gratis nei 2-300 metri e non a pagamento a un km! Se elimini 500 posti in Piazza Malatesta poi dovrai rifarne altri 500 per sostituirli, a nessun amministratore dovrebbe essere concesso di fare una cosa simile! Questo comune parla con lingua doppia: nei fatti è "in sintonia" con la grande distribuzione, dicono, io non ci credo, relata refero; e dall'altro finge di contrastare quello che persegue (secondo questa tesi che riporto) ed es. anche la "diaspora" del mercato è servita a snaturare sia il centro storico che il mercato stesso, due piccioni con una fava. Il centro è stato isolato dai flussi di traffico auto, strade di accesso sono state ristrette o chiuse, è stato fatto un asse di attraversamento rapido addirittura con un ponte perché nessuno si fermi mai: queste cose non si possono dimenticare, queste sono le cause, gli affitti alti sono una falsa causa, negozi che lavorano possono sostenerli non è quello il problema ci sono vie celeberrime in Italia con canoni 10 volte tanto e sopravvivono ivi attività. Ciò per dire due parole appena su una materia vastissima e ampiamente trattata dal blog... queste azioni servono a DIS-SI-MU-LARE che si sta operando (vedi il sottopasso a Viserba che guarda caso conduce alla Conad!) e si è operato nella maniera opposta: desertificare il centro e far chiudere tutte la attività a favore delle grandi superfici, attività intese sia in centro sia in periferia. Due sole cose contano: le Cause e gli Effetti. Gli effetti li vediamo tutti. Le cause non sono nella maniera la più assoluta gli affitti alti o puttanate simili ma azioni ad hoc sapientemente messe in atto, giorno dopo giorno, anno dopo anno, in particolare dalla Giunta Gnassi per annientare il piccolo commercio: questo dicono, anche se io non ci credo ma devo riferire quello che sento per strada, nei bar, mentro aspetto il mio turno all'asl etc. 
In foto vedesi il parcheggio sterminato di P.zza Unità a Riccione, gratuito, in centro Paese": a Rimini una volta era così, prima dei prati, dei fittoni, dell'archeologia "interessata", della mantra delle bici etc. 
AA