lunedì 14 ottobre 2019

Avv. Biagini Roberto.

Sta diventando l'avversario mediatico del Sindaco. Un ruolo delicato e pieno di imprevisti. Sto parlando di Roberto Biagini, vecchio amico che ho rincontrato, dopo tanto tempo ed incomprensioni, in una leggendaria conferenza stampa con il..morto. Sembrava uno dei famosi tresette. C'erano tutti i presunti o certi facilitatori. Un mondo sempre esistito attorno e dentro ad un grande partito come il Pci. Negli altri la struttura era diversa. Sono calati gli affari ma le modalità sono le stesse. E' cambiata anche la smania di protagonismo degli attori. L'ineffabile Sky, diventata rete piddino-grillina ci regala (pagando) un riassunto dell'epoca di Mani Pulite, trasformata nell'apogeo della Procura di Milano e..Di Pietro. Rispetto a quell'epoca, quando era normale incarcerare per farti parlare, oggi siamo quasi agli antipodi. La storiaccia di Tecnopolo, Conad, Aquarena e forse tanto altro, non può terminare con un buffetto. Per capire che il sisterma imperante fosse truffaldino non necessita una laurea e nemmeno un giornale (due) schierati. Vengono cassati volutamente dei giganti dell'edilizia per inventare dei raccomandati. Da chi?? La lettura delle intercettazioni è quasi spassosa. Sconcertante che ancora non sia successo (quasi) niente. Per continuare la sua missione, Biagini, avvocato e per anni assessore al demanio (sopportato) dal sindaco, ne ha anche per la casta balneare definita bagnini, senza offese ma con invidiato guadagno. Sostengono anche l'incredibile maggioranza di Rimini. Sperando che qualche partito cancelli la Direttiva Bolkestein. Ogni anno al Sun o cacciano il Melucci di turno, perchè non la pensa come Mussoni o implorano il governo di turno senza guardare chi c'è, per una "proroga". Dal dopoguerra vivono e prosperano così. Si prorogano da soli. Devo ammettere che il fiuto politico che li contradistingue finora aveva impedito di finire sotto l'ombrellone di Grillo. Intanto hanno messo un piede coniugale nella regione. Biagini la pensa come il nostro Blog. Devo dire per correttezza che prima non era così. Siamo e sono contento. Ha avvisato (amichevolmente) Gnassi che la proroga delle concessioni è un atto illegittimo e pericoloso per lui ed il dirigente che la firma. Lo hanno già fatto in tanti ma sembra che nessuno se ne sia accorto. Non è come per il figlio di Salvini. Invita Gnassi a rimanere prudentemente al coperto e fare quello che doveva eseguire dal lontano 2006: i bandi. Ho ì'impressione/certezza che ci saranno altri facilitatori all'opera.