mercoledì 16 ottobre 2019

Il Muretto e Bolkestein

E' una barzelletta senza finale. Rimane il motivo per cui, in piena estate, con la sicurezza di rimanere sul trono delle città più delinquenti d'Italia, a dispetto del solito calo dei reati (denunciati), si ritorna a parlare (male) di Bolkestein, nonostante i suoi tardivi ripensamenti e dubbi alcolici. Un muretto demolito da un concessionario ha consentito al magistrato il sequestro della concessione per mancanza del titolo, in corso di validità. Una notizia tipicamente riminese, sul versante piddino. Sono quelle che i sette blog e due giornali d'accompagno di solito toppano volutamente. La questione s'ingrossa, teoricamente sarebbe stato il Comune di Gnassi a rilasciare il rinnovo. Dal poco che si capisce, l'autorità giudiziaria ritiene (giustamente) impropria questa procedura. In base alla legge europea si poteva rilasciare una nuova concessione solo in presenza di una regolare gara pubblica di assegnazione. Potrebbe cadere la maggioranza civica e molto balneare. Che poi si voglia raccontare (fatto) che c'è una Legge Italiana che consente ai concessionari un rinnovo per decine di anni è fake news. Esistono ripetute sentenze della Corte Europea, su richiesta della magistratura italiana, che hanno sancito l'illegittimità delle svariate leggi di proroga dopo il 2010. Tutto, tutto, tutto, l'arco costituzionale italiano le ha votate. Siamo oltre il ridicolo, soprattutto le discussioni poiltiche aperte in questi anni quasi sempre in occasione degli omaggi ai bagnini nella Fiera dell'Ombrellone. Le soluzioni proposte girano attorno agli investimenti (?) effettuati in questi dieci anni. Quintali di vernice per le vecchie cabine. Meglio non parlare del canone, il Conte non calcistico, ha minacciato le manette agli evasori. Il magistrato ha aperto una strada. Tocca ai colleghi supplire la politica. Senza inaugurare però Spiagge Pulite.