giovedì 10 ottobre 2019

Il Taglio

Il taglio di 230 deputati e 115 senatori è servito. Il disegno di legge di riforma costituzionale ha superato la sua quarta votazione a Montecitorio, l’ultima prima dell’approvazione. Tuttavia, sono ancora molte le polemiche all’interno della maggioranza. Il bibitaio era euforico, trasformato magicamente in vice premier dalla piattaforma e nel governo delle bugie proposto come ministro degli esteri americani. Una vittoria dei cinque stelle pari a quella su Autostrade. Il Pd furbescamente ha concesso quello che i cittadini hanno già deciso. Le due forze, nel governo deciso da Macron, avrebbero perso lo stesso numero di parlamentari, se fossimo andati alle elezioni. Una riforma del ca.. La legge elettorale che vogliono è il puro proporzionale, di antico sapore democristiano. Hanno rieletto Conte grazie a quel sistema. La riduzione dei parlamentari, così come è strutturata, è sbagliata nelle forme e nei modi. Il taglio impone l’abbassamento dei quorum per le elezioni delle cariche, come il presidente della Repubblica e una necessaria riforma della Costituzione, che riporta il numero di deputati e senatori. E' necessaria anche una nuova legge elettorale che garantisca rappresentanza e governabilità. Occorre un voto maggioritario a doppio turno con ballottaggio a livello nazionale ed elezione diretta del Presidente. Una conseguenza salutare sarà la riduzione del numero delle commissioni. Visto quello che contano a Rimini sono d'accordo. Il Rosatellum, a seguito del taglio, trasforma i seggi in regali più importanti. Essendo il Senato eletto su base regionale, molte regioni rischiano di essere privi dei Croatti. Oggi i parlamentari così come (peggio) i consiglieri comunali contano niente. Le leggi sono tutte di iniziativa governativa, così come a Rimini di natura principesca. Ogni tanto dicono arrivi un "facilitatore" per aiutare nelle scelte. Ma questa è un'altra (brutta) storia che lascio agli avvocati con buona memoria.