domenica 13 ottobre 2019

Dura Lex Sed Lex?

Ho letto il grido di dolore del titolare dello Squero, prossimo locale sul Porto che potrebbe chiudere. Uso il condizionale per scaramanzia, anche se nell'articolo viene dato per certo. Quello che emerge è il senso di ingiustizia espresso in modo drammatico, difficile spiegare le ragioni. Da quando (2005) mi sono correttamente pensionato dalla politica locale, sono diventato un frequentatore (mattutino) dell'area. Uno dei posti più belli della Città, nonostante gli interventi che ogni tanto inventano. Non ricordo nei miei 3/4 di secolo vissuti un ristorante diverso da quello di oggi. Se poi dietro c'è il solito rifiuto della sovrintendenza alla richiesta di condono avanzata 30 anni fa, mi fermo. Non capisco la decimazione o meglio la violenta rottamazione. Sono curioso di sapere se avviene dopo il parere negativo della commissione (sic) ambientale del Comune. Un apparato che trovo discutibile, in quanto agisce secondo logiche più vicine al mi piace o no. Parliamo di impatto ambientale vicino ad una ruota alta cinquanta metri? Mentre la tettoia non supera i due? Come mai non giungono notizie di comportamenti simili in altri territori? Non lancio accuse sempre in virtù di una timida esperienza nell'amministrare il settore in momenti in cui rilasciavamo 2000 licenze mensili. Secondo le gretine che urlano a comando del Principe, c'è da vergognarsi. Andate a fare una nuotata nell'Aquarena. Ci sarebbero anche una trentina di consiglieri. Quelli di maggioranza balneare e civica hanno l'ordine di non parlare, gli altri sarebbero occasionalmente all'opposizione. Non vi esorto più all'incatenamento ma almeno una veloce discussione, invitando il Sindaco a presentarsi, compiendo il suo dovere di primo consigliere.