venerdì 4 ottobre 2019

Parenti e Serpenti

Mio figlio, da qualche anno, lavora per una delle (poche) aziende riminesi che non hanno usato il mattone per scomparire più rapidamente. Avevo proposto, in altri tempi che il proprietario si candidasse come Sindaco. Ho sempre sentito parlare bene di lui anche da persone con l'elogio difficile. Oggi la sua azienda sta viaggiando a velocità da noi sconosciute. Faccio il tifo perchè rimanga. Va bene anche la Petitti. Dobbiamo abituarci ad usare la giusta espressione: Rimini sta fallendo. Le due fotocopie della notizia, prendono diligentemente la linea da Palazzo Gnassi, ma sono state costrette a locandineggiare che 25 esercizi turistici corrono il rischio di chiudere, non avendo pagato le tasse locali. Gli altri cessano per ragioni più convincenti come la mancanza della materia prima. Aspettate quando ci imporranno la remunerazione del monumento alla me.....sparata al largo. Gli stessi (due) giornali a lato pubblicano che siamo sempre la Capitale. Però si apre la borsa del turismo nel tempio di Cagnoni. Una autentica presa per la..prenotazione. Vanno dappertutto fuorchè nella vecchia Pensione Rosina. Il Sindaco, indubbiamente bravo nel mascherare la situazione, tratta i sudditi come la famosa regina francese. Non usa brioches o bomboloni ma feste e proclami da lungomare. Tutto ruota ormai attorno alla distribuzione..grande. Sono padroni di risorse che nessuna impresa può disporre. Succede che dopo essersi insultati amabilmente per anni, Luigi Di Maio e Matteo Renzi hanno fermato insieme l’aumento dell’Iva. Si telefonano, si scambiano messaggi, provocando qualche etero gelosia. Hanno in comune un nemico: il Pd.  Roberto Gualtieri, economista, ha assunto i panni scomodi del piccolo Tria. Lui risponde a Bruxelles. Un governo di parenti serpenti. Rimane un borioso premier che come gli altri, eccetto Berlusconi, non è stato scelto dai cittadini. Lui è frutto della Piattaforma, accreditata all'Onu come il 194° paese... di Casaleggio.