giovedì 13 maggio 2021
Cartabia
Il valore delle azioni della magistratura è in calo come quelle della Fiera di Rimini. Mai state così basse. I procuratori a cui sono state abbonate responsabilità civili e personali, avevano rialzato teste e complotti all'epoca dell'imperante Palamara. Bonafede ha rappresentato il momento di maggiore splendore per i "manettari", complici i due giornali. Travaglio in un colpo solo ha perso giustizia e movimento. Si aggrappa a Conte. Quello interista però ha già fiutato che le casse cinesi stanno piangendo e prepara la solita sceneggiata alla Mourinho de noiatri. Sembra si voglia partire dalla "presunzione d'innocenza". Sarebbe un cambio epocale per le veline giornalistiche delle procure. Finora è valsa quella di colpevolezza fino alla terza sentenza. Anni d'attesa nel tritacarne. Maroni è l'ultimo scampato. Dopo sette anni. Civiltà? Sono pochi quelli che si appassionano al dibattito. Stiamo parlando di democrazia. Il giustizialismo è la forma più veloce ed ingiusta. Abbiamo aspettato 40 anni per i terroristi rifugiati in Francia. Non è più giustizia, ma un accordo politico. Possiamo aspettare ad intervenire sui tempi dei processi? Cosa diversa dalle prescrizioni. Ci sono quelle naturali e quelle..riminesi. Abbiamo rovinato vita e famiglia a centinaia di persone, per un'accusa non provata, dopo anni di torture e spese insopportabili. Io sono creditore di Gnassi. Ho speso 12 mila euro per difendermi da una accusa infondata dall'inizio, inventata da un procuratore della corte dei conti che stava andando in pensione e (dicono) suggerita da un dipendente comunale. La scuola delle Celle costruita nel 1979, con esproprio dei terreni che, seconda l'accusa vennero pagati ingiustamente poco. Follia all'italiana. Ci sono migliaia di casi, la giustizia civile poi è in stato agonico da sempre. La storia per noi iniziò nel 2005, terminata un anno fa. Il comune di Rimini non sente però il bisogno di ristorare i suoi amministratori, é impegnato nelle toilettes delle periferie. Il progetto più stupido al mondo. Eppure ne ha promessi tanti, ma questo è riuscito a farlo per un doveroso riconoscimento. L'imputato, nel circuito mediatico, è esposto a un pregiudizio di colpevolezza, che incide sulle relazioni personali, affettive, sociali ed imprenditoriali. Quando risulti innocente, dopo almeno dieci anni, rientri a fatica nella categoria dei semipuliti. Rimane sempre la traccia dello sporco, Un presunto ministro della giustizia ha detto che gli innocenti non devono avere paura, anche se li mettono in carcere. Provi lui a fare il DJ Fofo dietro le sbarre. Il Recovery forse è la prova d'appello per l'Italia. Draghi si gioca la maggioranza. Prescrizione, abuso di detenzione, appellabilità delle sentenze, un cammino di Compostela per la Cartabia. Sarebbe un salto di civiltà. Basterebbe avviare quello che è fermo da anni. Allora sentiremmo delle urla democratiche. Grillo lo ha già fatto.