martedì 4 maggio 2021

I Contenuti

Vorrei, se la curiosità è concessa, alcuni chiarimenti da Maurizio Melucci. Lo considero, non da oggi, il migliore interprete del potere. Ho già scritto tante volte che le disfide con lui, se vengono usate le armi del partito, si perdono. Non ama le primarie, sa che possono votare tanti richiedenti asilo, per una notte. Nel caso voglia rispondere, può usare il suo Blog, lo leggo sempre con interesse. Ho apprezzato l'album delle memorie, condivisibili almeno per il periodo piuttosto lungo della nostra collaborazione. Poi ho avuto, da lontano, l'impressione che laterizio e varianti abbiano preso il sopravvento. Dopo Ravaioli, c'è stato il diluvio Gnassi. Dieci anni irripetibili, spesso nemmeno narrabili, con le dovute prescrizioni, anche giornalistiche. Una esposizione giornaliera di effetti speciali, con cartelli, slogan e promesse. Non avesse goduto della propaganda, associata per ragioni diverse, ma tutte spiegabili, la fine della Città sarebbe più traumatica. La Confcommercio, senza il benestare di Indino, ha lanciato segnali tragici per il fatturato commerciale e turistico. Il sindacalista di Gnassi dovrebbe chiedere un posto a Paesani. Siamo indietro come le code dei cani che imbrattano i sentieri della città. Ne ho avuti tanti anche io, ma ci sono passeggiate che le devi fare saltando. Non c'entra niente, devi solo pulire la suola delle scarpe. La penna di Figliuolo ha compiuto i primi miracoli in un paese, che non riesce nemmeno a sgelare il sangue napoletano. Buffonate alla De Laurentis. Torno da Melucci. Come nella famosa barzelletta di Pierino e la bicicletta, però dopo poche righe, sono già sicuro che non risponderà. Parla spesso di "contenuti", espressione vacua come la Palestina che condiva i discorsi del suo nemico. Quanti sono quelli che, nel partito in cui si è prontamente acclimatato, possono spiegare il titolo? Nel caso, ritenga ce ne siano molti, vorrei, sempre cortesemente, chiedere i nomi. Non è colpa sua, si è adeguato all'andazzo. Come disse lo studente a Cossiga, perchè non te ne vai? Non è  cinismo, ma una logica riflessione. Il criticare Gnassi su tutto ed affermare nello stesso scritto che ha governato bene, è distorsione della realtà. Detta tra noi, come una volta, la vera forza del Principe è il "populismo". Vanno a braccetto sui lungomari, come nelle colonie e questure. L'orgasmo delle inaugurazioni è da brividi. Dirai che il populismo è roba della destra, non Fedez. Nella disputa tra i candidati con i rispettivi procuratori, mi permetto di chiedere cosa abbia fatto Gnassi, catalogabile a sinistra. La toilette degli sposi? La Petitti è il funzionario che rimane dopo l'ineguagliabile Santi, anche lui vecchio discepolo. Il Sindaco si reputa il messia della politica riminese, tocca a lui decidere il successore. Ne hai sconfitti tanti di presuntuosi, ma, questa volta sei collocato 
nel suo terreno da gioco e guardaroba. L'amore per la città, usato da tutti, non è scusa sufficiente per un duello all'ultima poltrona. Si scatena la lotta per il potere in pericolo e ci sei, come sempre. Mentre a destra non sanno nemmeno dove iniziare, sono ottimista per la sempre più auspicabile vittoria di Paesani. Posso dire che sarebbe la vittoria di Rimini?