mercoledì 26 maggio 2021

No Delivery No Party

Segnale nella maggioranza (?) riminese. Il presidente della Confcommercio Gianni Indino, interviene sul ricorso al Tar da parte ristobar di spiaggia e stabilimenti balneari contro la previsione, contenuta nell’ordinanza balneare del comune, del servizio delivery in spiaggia aperto a tutti gli esercizi. Ha ragione. Pessimo esempio che non viene seguito a Riccione. Rompete i co.. con la propaganda sulla riqualificazione e l'innovazione turistica e poi fate ricorso al Tar come se la spiaggia fosse sabbia vostra? Occorre un cambio di regime. Se fosse (tutta) attrezzata con servizi tesi a rilanciare il turismo, sceso a 22 euro, meno di un falso migrante, non ci sarebbe bisogno di queste beghe immonde. Indino, entra nella bagarre per porre pace tra i fedeli osservanti del gnassimo balneare. Un fallimento anche sulla sabbia, dopo i fasti del lungomare. I pasti sotto l'ombrellone puoi sceglierli dove vuoi. Ci fosse un servizio vicino e pronto a soddisfare le richieste non useresti l'app della sete e fame. Il sindacalista di Gnassi si dichiara deluso. Non conosce i suoi assistiti? Di cosa si stupisce. Siamo la capitale dell'egoismo. Strutture medievali da conservare. Mi piacerebbe sapere su quali basi abbiano confezionato il ricorso al Tar. Privilegi di una casta? Voglio, in assenza del sindaco, ricordare ai concessionari che sono gestori su cui pende lo sfratto europeo basato semplicemente sul libero mercato. Diamo la colpa alla pandemia che ha provocato rigurgiti ed ombreggi incomprensibili? Non potete dare la caccia ai riders sulla spiaggia e godere dei chiringuitos anche a pranzo. Mi piacerebbe, per una volta, ascoltare il Principe, in visibile scadenza, che rivolge un appello alla sua (ex) maggioranza. Rimini deve cambiare, ma devono farlo i..riminesi