martedì 15 agosto 2023

A Fette

La Premier Meloni si è esibita nella "intervista collettiva" per i tre giornali che occupano stabilmente la propaganda democratica. Domande e risposte in fotocopia. Dagospia sprizzava vetero fascismo in prima pagina. Non riusciva a perdonare l'affronto che la Ducetta ha inflitto all'informazione (una volta) dominante. Nemmeno Draghi nel momento migliore aveva osato tanto e nemmeno la guerra su procura procede come speravano, con l'inesistente controffensiva che avrebbe ripulito l'Ucraina dalle comparse russe. Zelensky e Schlein sono due scommesse perdenti. Il compagno Rizzo ha rilasciato una intervista che chiude definitivamente il pozzo delle bugie piddine. La sinistra non è quella da loro interpretata. Le risposte in fotocopia ai tre vangeli quotidiani, per il prode Dagostino segnano la morte del giornalismo e l'umiliazione dell'informazione. E' solo la giusta considerazione di una spocchia che ha perso la potenza originale. La Meloni va di fretta, ha sistemato anche le banche. Mancano i bagnini? L'opposizione, al pari di quella riminese, è inesistente. Una combriccola che grigna alla luna e permette l'occupazione del potere molto più rapida del previsto. Chi arriva prima tra Renzi e Calenda? La loro indecisione può essere fatale. La polemica sui ristori dell'alluvione è quasi patetica. Il Generale Figliuolo non viene mai nominato. Quando Gnassi ci parlerà (finalmente) dei nostri bagnini allora siamo arrivati alla fine di una commedia insopportabile. Dove erano fino all'altro ieri? 
massimo lugaresi