mercoledì 30 agosto 2023

Lui, il Capo


Lui, il Capo, impassibile… con le mani sprofondate nelle saccocce… il ghigno di chi la sa lunga, ma costretto a sorbirsi l’ennesimo “pippone” del mancato Commissario di Governo, Mister Ray Ban Bonaccini il villoso, mentre parla del solito pericolo fazizta ora che la destra è al potere. Proprio a me doveva capitare ‘sta roba inutile della Festa dell’Unità…Io che sono abituato a ben altre feste ed altre compagnie. Attorno a Lui lo stuolo di cavalier serventi, parenti e no, mezzi amici e kompagni di scuola, sempre pronti a battere le mani a comando del Principe, al quale devono tutto e dal quale continuano a prendere ordini. Il quadretto è un emblema del “Potere riminese”: io so io … e voi nun siete un c…avolo. D’altra parte, Jamil era ben conscio del destino che lo attendeva una volta nominato Sindaco e, 
seguendo alla lettera gli insegnamenti dei suoi maestri cattocomunisti Vichi/Zavatta, se ne sta zitto e bono, come la quaglia quando sente il cacciatore. Compare di rado. In consiglio comunale interviene se costretto, lascia votare le delibere più “spinose” ai consiglieri di maggioranza, i quali si caricano degli onori, ma anche delle responsabilità. Il sindaco preferisce delegare agli assessori e farsi fotografare da “Foto Pin” sulla spiaggia, assieme alla giraffa impagliata, mentre cerca di montare sull’altalena del Campari, messa in rete dall’ufficio propaganda. Ora parla, dal mare, con il Teatro ed il Castello. Il sindaco ha diverse patate bollenti che gli scottano le dita e rimangono lì, palleggiate da una mano all’altra. Scotta la questione dell’ex questura Esselunga, del nuovo ponte sulla Marecchia, l’atavica vergogna delle ex colonie marine, Murri compresa (argomento dal quale anche il principe se ne stette ben lontano). Non riesce neppure a chiudere quella “patacata” del bosco urbano area Fox. Si è recentemente avventurato in una esternazione in merito alla Fiera di Rimini, lasciata fuori dall’accordo con la Fiera di Bologna. Siamo in grado di farcela da soli ha dichiarato… come quel tale che sbattendo il culo per terra si giustificò dicendo che tanto doveva scendere da cavallo. La Fiera di Rimining è saldamente nelle mani del potentissimo Tutan Kagnoni e si serve dei vari Sindaci per fare passare sui media ciò che ritiene utile. Perfino urli ed improperi del Principe/parlamentare di minoranza/imprenditore della ristorazione,  non hanno scalfitto il potere del faraone. Ci mancava la stagione che più brutta non si può. Non ha incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del santo Meeting per l’amicizia fra i Popoli… poteva sempre raccontare che era stato amico di Alberto Ravaioli e gli aveva dato la mano in piazza Cavour. 
 Don Camillo