martedì 1 agosto 2023

Volano gli Stracci

Non ho tempo e nemmeno voglia di spulciare la stampa ormai illeggibile, eccetto qualche salutare eccezione. Uso Linkiesta e Dagospia che sono, nelle trasgressioni piddine, momenti imperdibili. Nel mirino dei prossimi giorni ci sarà Matteo Renzi, come è successo in passato, sempre con gli stessi mandanti. Dopo Andreotti e forse Forlani è stato l'unico che ha portato una Dc camuffata, quasi al 40%. Un record imbattibile per un partito in liquidazione. Il casus belli, latente tra il "pariolino" Calenda, trasferito naturalmente nella democratica spiaggia di Capalbio e Renzi, sarebbe la corrispondenza amorosa tra la Santachè ed il D'Alema del centro. La boria e la presunzione di Matteuccio lo hanno portato a sfidare la fortuna con un referendum perso in partenza. Si è giocato l'indubbia capacità politica che lo avrebbe portato, dopo la gita in bici con Gnassi, a guidare il Pd per anni. Sono stati costretti a scegliere mezze ed improvvisate figure, fino ad arrivare allo scempio politico Schlein. La cena al Twiga del Trio di Italia Morta (cit. Dagospia), Boschi, Bonifazi, Nobili ha fatto sobbalzare il lettino rinforzato di Calenda. La Santachè deve dimettersi, ha urlato, nella sua richiesta per trovare un posticino (sicuro) nei Dem. Mira ad una solida alleanza con il Pd per le europee e presto diventarà un paladino di quella strana cosa, chiamata salario per quanto minimo. Dagospia scrive sempre per il partito che protegge dalla sparizione. La Schlein si adeguerà, il vestito è largo. 
massimo lugaresi