martedì 8 agosto 2023

I Chiringuitos del Pd

Melucci si propone punto di riferimento dei piddini desiderosi di riprendere il cammino che ha premiato per 70 anni la sinistra riminese. Usa però la corrente che ha vinto per merito grillino ed alcuni discepoli rancorosi per vicende chiuse con la solita prescrizione, oggi, difficile da ottenere. Usa la furbizia, dote che può concedere in affitto. In nome di un corretto comportamento, dettato dall'Unione Europea e condivisibile se applicato a tutti, taccia i bagnini, attuale strumento di maggioranza, forse anche sua, di comportarsi da padroni della spiaggia. Dimenticando chi
ha redatto e spesso modificato Piani Spiaggia supini alle loro volontà. Una brutta messinscena, dettata dalle liti interne causate dalla peggiore scelta che un partito definibile di sinistra potesse fare. Melucci è arrivato, nella sua importante carriera, non fulminante, al trono turistico regionale più alto, tranciato dalla famosa fuga, inseguito dai bagnini furiosi. Per il Pd hanno avuto sempre ragione. I chiringuitos usciti dal cappello di Gnassi vengono rilasciati come i dehors, depende. Una concorrenza spesso sleale nei confronti delle stesse attività a terra. Ha ragione però quando afferma che sono "doni" commerciali che non puoi concedere a spanne o simpatia. Dovevano essere una concessione all'interno di una spiaggia modernizzata e munita dei tanti servizi mancanti, oggi più di ieri, negli alberghi. La Bolkestein, lo dico da almeno 15 anni, è una occasione da sfruttare per realizzare finalmente la spiaggia del futuro. Se usate la stessa metodologia degli alberghi trasformati in centri d'accoglienza di tutto, non scaricate poi su polizia e carabinieri le colpe di una società invivibile. Sono convinto che su Rimini abbiano pesato più del dovuto, le bugie sul mare e quelle vostre sulla sicurezza. La tratta del Metromare per Cagnoni è ripetere il peccato, tre volte.
massimo lugaresi