sabato 12 agosto 2023

L' Identità della Destra

Non potendo usare la Schlein, la sinistra rovescia sulla Meloni quintali di suggerimenti, accompagnati però da qualche insulto identitario ed usando le tante ricorrenze fasciste. La propaganda piddina è sempre più spenta e meno credibile. I più onesti intelletualmente (Cacciari) si tirano fuori. A Rimini va di moda il "dagli al bagnino", gioco recente, lanciato dalle sponde democratiche di Chiamami Città. Caso da analizzare se non avessimo un giornale locale molto, molto, ma molto restio. Giocano solo di rimessa, come Allegri, aspettando le mosse della furba Meloni. Il centro di gravità precaria formato da Calenda e Renzi si è frantumato. Vedremo chi si accaserà per primo. A sinistra sono rimasti sorpresi dall'annuncio del promesso sposo in quel di Torino. Invece di pronunciare il fatidico "si lo voglio", ha letto una durissima lettera contro la sposa. Ambedue non di primissimo pelo, ma provenienti dalla Torino talmente Bene da potere giocare con i comandamenti divini, anche in sede civile. Se guardate origini e provenienze capite che possono fare quello che vogliono. Solo una ricca e potente coppia della Torino per Pochi, poteva inscenare una sceneggiata subito ripresa dai giornali di De Benedetti. Le corna sbandierate in pubblico sono un comizio radical chic. Invece, nella sua ascesa rapida, il presidente del consiglio, non si ferma alla "ferma" Italia, le sue ambizioni travalicano le Alpi ed arrivano a Bruxelles. Pronta a subire la rivoluzione attesa. Scompariranno le comiche Gretine, l'auto elettrica non sarà un obbligo e se fa caldo non dobbiamo stupirci a luglio. La 3 cittadinanze, tutte le (poche) volte che apre bocca e punta il ditino, compie un disastro. La Meloni fa parte degli adoratori americani a pieno titolo, riconosciuta, senza capirlo, da Biden. Salirà solo di peso, anche in Europa, instaurando alleanze durature con i popolari. La fedeltà politica dimostrata, la rende intoccabile. Lo capirà, forzatamente anche Repubblica e cesserà l'incesto Quotidiano con Il Fatto.
massimo lugaresi